Toma (Pdl): “Irpef, no all’aliquota fissa, esenzione fino a 18mila euro”

(red.) “Anche alla luce della manovra del governo Monti e delle ripercussioni che questa avrà sulle famiglie e su ogni singolo cittadino la maggioranza deve fare una riflessione seria e ben ponderata circa le modalità di applicazione dell’addizionale Irpef, anche coinvolgendo e ascoltando le opposizioni e le parti sociali più rappresentative della nostra città”.
Lo afferma, in una nota, Marco Toma, consigliere in Loggia del Pdl.
“A parità di saldo in entrata”, sottolinea Toma, “deve essere fissata una congrua no tax area (bene 15.000 euro come ventilato, meglio 18.000) oltre la quale vanno previsti pagamenti progressivi in base al reddito prodotto. In ogni caso”, continua il consigliere bresciano, “l’imposta non deve gravare sulle fasce sociali più deboli che con fatica affrontano questo grave momento storico”.
“Non sono d’accordo sull’applicazione di un’aliquota fissa”, aggiunge Toma, “sia perché ciò contrasta con i più basilari principi costituzionali sia perché ciò graverebbe ancora di più sul ceto medio e le classi popolari bresciane. L’addizionale Irperf deve essere una tassa di scopo dedicata a coprire i costi della metropolitana”, sostiene il consigliere di maggioranza, “se invece, oltre a questi, deve coprire anche i costi di qualcos’altro, allora deve essere aperto un confronto sulle priorità e sulle modalità di spesa tenendo in considerazione che in tempi di crisi e austerità è necessario valorizzare al meglio tutte le risorse (comprese le aziende partecipate ) per massimizzare le entrate non solo economiche ma anche in base al tasso di soddisfacimento dei bisogni della cittadinanza ed avere una lista chiara e snella di spesa basata su priorità concrete e necessarie per i cittadini senza svendere il patrimonio comunale, mobiliare ed immobiliare, costruito sapientemente in generazioni di buona amministrazione”.

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