Commissione europea, occhi puntati sulla caccia in deroga in Lombardia

(red.) “La Commissione europea deciderà prossimamente quali azioni intraprendere per garantire che la Repubblica italiana esegua la sentenza del 15 luglio 2010 della Corte di Giustizia Ue prendendo anche in considerazione la legge regionale n. 13/2011 sulla caccia in deroga in Lombardia”.
Così il commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik ha risposto oggi all’interrogazione sulla caccia in deroga in Lombardia presentata da Andrea Zanoni, Eurodeputato Idv.
“La Commissione è a conoscenza della legge regionale n. 13/2004 adottata dalla Regione Lombardia che consente la caccia di alcune specie di uccelli protette in deroga alla direttiva 2009/147/CE (la cosiddetta direttiva Uccelli), si legge nella risposta del Commissario, “ma è possibile concedere deroghe solo se sono rispettate tutte le prescrizioni e le condizioni di cui all’articolo 9 della direttiva”.
“La caccia in deroga in Lombardia è stata “salvata”, come avevano spiegato a suo tempo il presidente della commissione regionale Agricoltura Carlo Saffioti (Pdl) e il relatore della legge regionale sulla caccia in deroga il bresciano Mauro Parolini (Pdl), “grazie all’impegno dei ministri lombardi Gelmini e Calderoli” che non hanno ratificato l’impugnativa della legge lombarda in materia di caccia in deroga, cosicchè non finisse “sul tavolo della Corte Costituzionale”.
Si tratta della normativa approvata dalla giunta Formigoni il 4 agosto 2011, che consente la caccia in deroga a specie protette (storni, fringuelli, peppole, pispole).
“Con la sentenza del 15 luglio 2010 (C-573/08)”, ha ricordato il Commissario, “la Corte di giustizia ha dichiarato che l’Italia ha violato la direttiva uccelli anche perché non è stata in grado di garantire che l’articolo 9 (sulla caccia in deroga, nrd.) sia recepito e applicato correttamente nelle varie regioni italiane inclusa la Lombardia”.
Adesso la Commissione europea sta valutando quali “azioni intraprendere” affinché le autorità italiane adottino la sentenza della Corte di Giustizia del 15 luglio 2010 sulla caccia in deroga in Lombardia.
“Accolgo con grande soddisfazione la risposta di Potočnik che ha puntato il dito contro la delibera della Giunta Formigoni confermando quello che i suoi uffici già avevano fatto”, ha commentato Zanoni, “ovvero che la Commissione sta lavorando sul caso della caccia in deroga anche in Lombardia forte della sentenza di condanna della Corte di Giustizia”.
Il 14 ottobre un rappresentante del Commissario Potočnik, durante un incontro chiesto da Zanoni, aveva confermato che Bruxelles sta seguendo da vicino il caso della caccia in deroga e che è decisa a portare il procedimento fino in fondo. “Purtroppo ci stiamo avvicinando sempre di più a delle pesanti sanzioni”, ha detto Zanoni, “sembra proprio che questo sia l’unico linguaggio che certe Giunte capiscono”.
“Quella della Commissione è anche una sonora risposta all’ex ministro Calderoli che si era vantato dell’intervento del Carroccio in Consiglio dei Ministri che ha impedito la ratifica dell’impugnativa della legge della Regione Lombardia proprio sulla caccia di caccia in deroga”, ha concluso Zanoni, “la Lombardia non è separata dal mondo, e come tutte le altre regioni italiane deve rispettare la legge”.

 

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