Sosta scontata, il Pd “interroga” Molgora

(red.) Da giovedì 1 settembre i residenti in città di Brescia, italiani o stranieri che siano, possono parcheggiare con lo sconto del 50% sulla tariffa piena, con la modalità del rilascio ai 160 mila residenti maggiorenni della Park City nominativa con microchip che dà diritto allo sconto.
Sull’iniziativa il Partito democratico in Broletto ha presentato un’interrogazione al presidente della Provincia di Brescia Daniele Molgora nella quale viene domandato di “censurare” il comportamento del comune capoluogo.
“Visto che per applicare lo sconto che non costa un centesimo alle casse del Comune”, scrivono i consiglieri comunali democratici Pier Luigi Mottinelli,Diego Peli, Maurizio Billante, Roberto Cammarata, Sofia Davolio, Fabio Ferraglio, Francesco Maltempi, Antonella Montini e Laura Parenza, “si aumenteranno le tariffe per i non residenti che lasceranno l’auto in città, che verranno così a pagare il 20% in più, così che chi viene dalla provincia per lavoro o per shopping, alla fine si sentirà meno “bresciano” degli altri”.
Oltre a ciò, osservano i consiglieri d’opposizione in Broletto, “di fronte alle lamentele levatesi dai comuni dell’hinterland e della provincia, che richiedevano anche per i loro concittadini il parcheggio scontato a Brescia, il sindaco di Brescia Adriano Paroli ha risposto invitandoli a rivolgersi a Brescia Mobilità, che in cambio di un contributo economico per il mancato introito potrà concedere uguale agevolazione. Così come ha invitato la Provincia per garantire che lo sconto sia allargato a tutti i comuni bresciani a fare altrettanto”.
Ma, sottolineano gli esponenti del Pd, “la stessa Giunta Paroli, che già in occasione della farsa dei conti della metropolitana cittadina, dopo aver riconosciuto riserve per decine di milioni di euro  alla ditta esecutrice dei lavori, a distanza di tre anni dalla propria elezione, lanciando l’allarme sui conti della realizzazione di questa importante infrastruttura ed addossando tutte le responsabilità alla precedente amministrazione comunale, ha lasciato intendere che avrebbe considerato la possibilità di aderire alla ricapitalizzazione dell’aeroporto Gabriele D’Annunzio se la Provincia a sua volta avesse partecipato alla realizzazione della metropolitana”.
Per i consiglieri del Pd il comune di Brescia ha assunto un atteggiamento “schizofrenico sulla partita del Trasporto Pubblico Locale e sull’emergenza PM10”, addirittura “in antitesi alla Provincia per coordinare i comuni dell’hinterland sul PM10 ed in assoluta solitudine, invece di coordinare le misure da adottare con la Provincia, sulle tariffe dei trasporti pubblici”, viene chiesto a Moglora se “non ritiene che la realtà di una grande e popolosa provincia, con una piccola realtà cittadina, ma che storicamente è da sempre polo culturale, universitario e di servizi, non possa vedere discriminazioni tariffarie alcuna, aggravando l’onere di chi già è costretto a sostenere costi di trasporto per recarsi in città” e “se ci sono ragioni di ritenere fondata la richiesta, da parte del comune capoluogo alla Provincia, di compartecipazione alla realizzazione o alla gestione della metropolitana, in cambio di un analogo intervento nel capitale sociale dell’aeroporto”.
Infine viene chiesto al numero uno in Broletto, “ se non ritiene, infine, che, vista che la sostenibilità di metrobus cittadino, senza l’implementazione in un più ampio progetto di metrobus provinciale, così come ribadito dal Presidente di Brescia Mobilità Valerio Prignachi, viene indebolita, l’ulteriore provvedimento di aumento delle tariffe di parcheggio per i non residenti sia un deterrente all’uso della metropolitana”.

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