Pd: “Cavalli non ha fatto, ha ritardato”

(red.) I consiglieri comunali di Alleanza Nazionale a Brescia, Andrea Ghezzi e Luigi Recupero, di concerto con i due assessori dello stesso partito Mario Labolani e Andrea Arcai, hanno chiesto al sindaco Adriano Paroli di intitolare il nome di una via cittadina a Jan Palach: "Esattamente 40 anni fa, nel pomeriggio del 16 gennaio 1969, il giovane studente si recò in piazza Venceslao, nel centro di Praga e, dopo essersi cosparso di benzina, si diede fuoco con un accendino, decidendo di sacrificare la propria vita come supremo atto di rifiuto della dittatura imposta dai carri armati sovietici. Morì dopo tre giorni di agonia il 19 gennaio", spiega la nota dei quattro polirici nazional alleati, "e pochi giorni dopo, in occasione dei suoi funerali, la città di Praga fu letteralmente invasa da cittadini che da tutto il paese si riversarono nella capitale per porgere l’estremo saluto a questo giovane eroe, sfidando così l’oppressione del regime. Altri giovani seguirono il suo tragico gesto catalizzando così la pubblica attenzione sulla sofferenza del popolo cecoslovacco. A 40 anni di distanza dal quel tragico gesto, che tanto ha stupito il mondo tanto dal far dichiarare ad esponenti della Chiesa Cattolica le famose frasi 'Un suicida in certi casi non scende all'Inferno' e 'non sempre Dio è dispiaciuto quando un uomo si toglie il suo bene supremo, la vita', riteniamo sia doveroso che il comune di Brescia ricordi il sacrificio di Jan Palach, cittadino d’Europa".

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