Borgo San Giacomo, madre e figlio intossicati dal monossido

(red.) Lo chiamano il “killer silenzioso” perché invisibile, inodore e quando i suoi effetti incominciano a farsi sentire spesso è troppo tardi.
Non è stato fortunatamente il caso di Sergio Poli, 47 anni, e della anziana madre Maria Morelli, 77, residenti nella cascina Fornace di Borgo San Giacomo (Brescia) che, lamentando mal di testa, nausea e sonnolenza hanno chiamato il 118 che ha potuto così soccorrerli ed evitare che le conseguenze del monossido di carbonio respirato fossero ben più gravi.
Dopo la chiamata fatta al pronto soccorso dall’uomo, sul posto si è recata un´ambulanza della Croce Verde di Orzinuovi che ha trasferito d’urgenza madre e figlio all’ospedale di Manerbio e, da qui, dopo gli accertamenti medici, alla camera iperbarica della Poliambulanza, in città.
Il monossido si è sprigionato a causa del cattivo funzionamento di un termoconvettore presente in cascina che , con il calore, ha fuso uno degli elementi provocando la fuoriuscita del gas.

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