Brescia, sigilli a un bar di corso Garibaldi

(red.) Un locale frequentato da spacciatori e tossicodipendenti. Questa la “scelta clientela” ed il “giro” non troppo pulito che ha portato al provvedimento di chiusura disposto dalla questura di Brescia ed eseguita dalla divisione P.A.S.I. nei confronti del bar “Caffetteria del Corso” di corso Garibaldi in città.
Mercoledì alle 9,30 la polizia si è recata sul posto per apporre i sigilli al locale che dovrà tenere abbassata la serranda per 15 giorni.
La misura è stata adottata, come ha spiegato la questura per “sradicare una situazione di illegalità” che riguarderebbe principalmente lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Nessuna responsabilità diretta da parte di chi gestisce il bar, un´immigrata cinese, ma è emerso che i frequentatori del locale erano soprattutto pusher e tossici.
La titolare non avrebbe ottemperato a quanto previsto dalla legge, cioè vigilare sui propri avventori. Nei giorni scorsi infatti, in due operazioni distinte, sono stati arrestati spacciatori che, è emerso, stazionavano in attesa dei clienti proprio nel bar del centro città, attirando quindi altri potenziali consumatori.

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