Turismo, Milano vale il 41% degli arrivi lombardi

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(red.) Nel 2016 negli esercizi ricettivi complessivi lombardi si contano 15.409.809 arrivi di clienti e 37.194.096 presenze con una presenza media di 2,4 giorni. Nei soli esercizi alberghieri, gli arrivi sono stati 13.191.544 per un totale di 27.977.952 presenze con una media di 2,1 giorni decisamente inferiore a quella registrata per gli esercizi complementari (4,2) dove gli arrivi sono stati 2.218.265 per un totale di 9.216.144 presenze. Il movimento turistico negli esercizi alberghieri lombardi, rappresenta l’85,6% degli arrivi totali e il 75,2% delle presenze lombarde. Nella sola provincia di Milano si concentrano il 45,1% degli arrivi e il 38,8% delle presenze totali delle strutture ricettive lombarde con una permanenza media di 2,1 giorni. Alte incidenze si osservano anche nella provincia di Brescia (17,4% e 26,9%) con una permanenza media di 3,7 giorni la più alta tra le province lombarde, superiore anche alla provincia di Sondrio che fa registrare una media di 3,5 giorni.

Mentre le province meno attrattive sono Lodi e Cremona con presenze inferiori all’1% e una permanenza media rispettivamente di 1,5 e 1,8 giorni. Le province di Varese e Bergamo invece attraggono una buona quota di turisti rispettivamente l’8,5% e il 6,9% degli arrivi anche se la permanenza media è inferiore ai 2 giorni. Anche la provincia di Como è apprezzata e intercetta il 7,3% dei turisti lombardi con una presenza media di 2,6 giorni.

Rispetto al 2015 i flussi turistici in Lombardia sono diminuiti dell’1,5% in termini di arrivi e dell’1,8% per le presenze in controtendenza rispetto al dato nazionale dove gli arrivi sono cresciuti del 3,2% e le presenze del 2,6%. Scomponendo le strutture ricettive in alberghiere e complementari osserviamo che il calo è determinato dalla componente alberghiera che registra un calo di clienti del 3,5% e -5,1% delle presenze; mentre per gli esercizi complementari il 2016 è stato molto positivo con un incremento del 12,4% degli arrivi e del 10% delle presenze. Le province che hanno subito il calo più consistente degli arrivi sono Monza-Brianza (-14,6%), Lodi (-11,4%) e Milano (-6,0%) probabilmente dovuto al fatto che il flusso turistico ha beneficiato ancora solo in parte della forte spinta di Expo 2015. Emerge dal contesto lombardo la provincia di Mantova con un incremento del 20,6% degli arrivi e del 14,8% delle presenze molto probabilmente determinato dal fatto che nel 2016 la città è stata la capitale della cultura e possa quindi aver attratto molti turisti.

La componente straniera è quella più presente nelle strutture ricettive lombarde con una quota del 56,6% del totale degli arrivi negli esercizi complementari, con una permanenza media di 4,3 giorni, e del 54,0% negli esercizi alberghieri in cui la permanenza media è di 2,4 giorni. Rispetto al 2015 il flusso dei turisti stranieri è aumentato del 3% con il contributo maggiore dato dagli arrivi nelle strutture complementari (+18,7%) anche se questa componente incide solo per il 15% del totale degli arrivi di turisti stranieri, poichè l’85% alloggia negli alberghi lombardi.

I turisti stranieri che visitano la Lombardia provengono principalmente dai Paesi dell’Unione Europea (29,6%) e il 6,9% da Paesi Europei extra UE. Con l’8,8% degli arrivi sul totale, la Germania è il principale Paese di provenienza dei turisti stranieri, seguono distanziati Francia (3,6%) e Regno Unito (3,4%), Cina e Stati Uniti (3,3%), Svizzera e Liechtenstein (3,0%).

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