Internazionali di Brescia, Remondina sconfitta

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(red.) Gli Internazionali di tennis di Brescia restano senza italiane. I quarti di finale sui campi del castello risultano fatali alla padrona di casa Giulia Remondina e alla pugliese Claudia Giovine, superate rispettivamente da Siniakova e Sasnovich. Resta comunque una bella settimana per la bresciana Remondina, che al Forza e Costanza trova sempre stimoli per far bene. Di fronte alla 18enne ceca Katerina Siniakova, ex numero 2 al mondo under 18 e vincitrice del Bonfiglio nel 2012, l’azzurra fatica inizialmente a tenere il passo della rivale, capace di picchiare e di variare il ritmo con una buona sensibilità. Poi cambia marcia ma spreca una valanga di occasioni per portare l’incontro al terzo, in particolare un vantaggio di 4-1 e due setpoint mancati sul 5-4. Peccato, perché l’incontro non era fuori dalla sua portata. Poco da fare, invece, per la brindisina Claudia Giovine. Opposta alla seconda favorita, la bielorussa Aliaksandra Sasnovich (152 Wta), l’italiana è partita in ritardo fin dal principio (0-3), ha provato una timida rimonta ma è stata costretta a prendere troppi rischi per cercare di scardinare la difesa della rivale. Così, dal 2-3, ha subìto un parziale di sei game a zero che ha deciso il confronto, malgrado il recupero da 1-5 a 3-5 nel secondo. Per la pugliese, entrata dalle qualificazioni e poi capace di avere la meglio su Molinero e Di Sarra, si tratta comunque del miglior risultato in un 25 mila dollari da due anni a questa parte. Un’iniezione di fiducia per cercare di risalire da quella posizione numero 480 del ranking che non rispecchia certo il suo reale valore. Per il settimo anno, dunque, ci sarà una ragazza straniera sul gradino più alto del podio.
La semifinale della parte alta del tabellone vedrà di fronte la numero 1 del tabellone, l’olandese Arantxa Rus, e la ceca Renata Voracova, numero 5. Si tratta di due giocatrici che hanno un passato da top 100 ma una carriera ben diversa: ancora in fase di lancio quella della Rus, ormai avviata alla conclusione per la sua prossima rivale. Proprio la Voracova è stata protagonista, insieme alla connazionale Eva Birnerova, dell’incontro più lungo del torneo: tre ore e mezzo per decidere la vincitrice al termine di una sfida d’altri tempi, con qualche polemica e un tennis decisamente più lento di quello che si vede tra le ventenni di oggi. Dopo aver annullato due matchpoint, approfittando di altrettanti errori dell’avversaria, la Voracova è riuscita a conservare più energie per la fase conclusiva del confronto, fino a chiudere per 7-5 al terzo. Per la Rus, ancora problemi come all’esordio contro un’altra teenager americana. Dopo Louisa Chirico, stavolta è stata la 19enne Samantha Crawford a impensierire la prima favorita, arrivando addirittura a vincere a zero il secondo parziale. Ma proprio all’inizio del terzo, un calo mentale le è stato fatale, con l’olandese (sempre in arancione, il colore del suo Paese) in grado di allungare sul 3-0 e di mantenere poi a distanza la rivale. Il tennis americano uscirà comunque a testa alta dal torneo, anche per una finale del doppio per tre quarti a stelle e strisce: da una parte Chirico e Muhammad, dall’altra la Marand e l’argentina Molinero.
RISULTATI
Singolare, quarti di finale: Rus (Ned) b. Crawford (Usa) 6-4 0-6 6-1, Voracova (Cze) b. Birnerova (Cze) 2-6 6-3 7-5, Siniakova (Cze) b. Remondina (Ita) 6-1 7-5, Sasnovich (Blr) b. Giovine (Ita) 6-2 6-3.
Doppio, semifinali: Marand/Molinero (Usa/Arg) b. Gonzalez/Haddad Maia (Par/Bra) 6-3 6-2, Chirico/Muhammad (Usa) b. Cohen/Khazaniuk (Usa/Isr) 6-1 6-3.

Gli Internazionali di Brescia restano senza italiane. I quarti di finale sui campi del castello risultano fatali alla padrona di casa Giulia Remondina e alla pugliese Claudia Giovine, superate rispettivamente da Siniakova e Sasnovich. Resta comunque una bella settimana per la bresciana Remondina, che al Forza e Costanza trova sempre stimoli per far bene. Di fronte alla 18enne ceca Katerina Siniakova, ex numero 2 al mondo under 18 e vincitrice del Bonfiglio nel 2012, l’azzurra fatica inizialmente a tenere il passo della rivale, capace di picchiare e di variare il ritmo con una buona sensibilità. Poi cambia marcia ma spreca una valanga di occasioni per portare l’incontro al terzo, in particolare un vantaggio di 4-1 e due setpoint mancati sul 5-4. Peccato, perché l’incontro non era fuori dalla sua portata. Poco da fare, invece, per la brindisina Claudia Giovine. Opposta alla seconda favorita, la bielorussa Aliaksandra Sasnovich (152 Wta), l’italiana è partita in ritardo fin dal principio (0-3), ha provato una timida rimonta ma è stata costretta a prendere troppi rischi per cercare di scardinare la difesa della rivale. Così, dal 2-3, ha subìto un parziale di sei game a zero che ha deciso il confronto, malgrado il recupero da 1-5 a 3-5 nel secondo. Per la pugliese, entrata dalle qualificazioni e poi capace di avere la meglio su Molinero e Di Sarra, si tratta comunque del miglior risultato in un 25 mila dollari da due anni a questa parte. Un’iniezione di fiducia per cercare di risalire da quella posizione numero 480 del ranking che non rispecchia certo il suo reale valore. Per il settimo anno, dunque, ci sarà una ragazza straniera sul gradino più alto del podio.

 

La semifinale della parte alta del tabellone vedrà di fronte la numero 1 del tabellone, l’olandese Arantxa Rus, e la ceca Renata Voracova, numero 5. Si tratta di due giocatrici che hanno un passato da top 100 ma una carriera ben diversa: ancora in fase di lancio quella della Rus, ormai avviata alla conclusione per la sua prossima rivale. Proprio la Voracova è stata protagonista, insieme alla connazionale Eva Birnerova, dell’incontro più lungo del torneo: tre ore e mezzo per decidere la vincitrice al termine di una sfida d’altri tempi, con qualche polemica e un tennis decisamente più lento di quello che si vede tra le ventenni di oggi. Dopo aver annullato due matchpoint, approfittando di altrettanti errori dell’avversaria, la Voracova è riuscita a conservare più energie per la fase conclusiva del confronto, fino a chiudere per 7-5 al terzo. Per la Rus, ancora problemi come all’esordio contro un’altra teenager americana. Dopo Louisa Chirico, stavolta è stata la 19enne Samantha Crawford a impensierire la prima favorita, arrivando addirittura a vincere a zero il secondo parziale. Ma proprio all’inizio del terzo, un calo mentale le è stato fatale, con l’olandese (sempre in arancione, il colore del suo Paese) in grado di allungare sul 3-0 e di mantenere poi a distanza la rivale. Il tennis americano uscirà comunque a testa alta dal torneo, anche per una finale del doppio per tre quarti a stelle e strisce: da una parte Chirico e Muhammad, dall’altra la Marand e l’argentina Molinero.

 

RISULTATI

Singolare, quarti di finale: Rus (Ned) b. Crawford (Usa) 6-4 0-6 6-1, Voracova (Cze) b. Birnerova (Cze) 2-6 6-3 7-5, Siniakova (Cze) b. Remondina (Ita) 6-1 7-5, Sasnovich (Blr) b. Giovine (Ita) 6-2 6-3.

Doppio, semifinali: Marand/Molinero (Usa/Arg) b. Gonzalez/Haddad Maia (Par/Bra) 6-3 6-2, Chirico/Muhammad (Usa) b. Cohen/Khazaniuk (Usa/Isr) 6-1 6-3.

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