Un sabato pomeriggio alla scoperta del Carmine

carmine visto dall'alto(red.) Un sabato pomeriggio all’insegna dell’arte e della conoscenza dei tesori della nostra città, quello del 18 gennaio. La pioggia ha potuto ben poco per una quarantina di persone che hanno aderito al tour del quartiere del Carmine organizzato dalla guida turistica Alice Zatti.
La visita guidata è partita da corso Garibaldi alla volta della chiesa di San Nazzaro e Celso, che custodisce il polittico Averoldi di Tiziano Vecellio. Strada facendo, si sono ripercorsi i confini esterni di un quartiere che si è andato sviluppando a partire dall’alto medioevo attorno al corso del Garza, del Bova, del Dragone e del Celato: un quartiere popoloso, industrioso, vero cuore dall’antica Brescia. Un contesto dove anche le opere artistiche dei più grandi pittori bresciani del Cinquecento, Moretto e Romanino, hanno attinto la loro ispirazione, come si è potuto osservare nelle opere del Santissimo Sacramento della chiesa di San Giovanni.
Dalla Chiesa di San Giovanni si è percorso un breve tratto della antica Via dei Mercanti per arrivare a Largo Formentone. Tra vicoli stretti che nella toponomastica richiamano la presenza dell’acqua, di una molto più antica migrazione di stranieri, i nomi di locande e di ritrovi antichi, Alice Zatti ha ricostruito i luoghi storici della prostituzione cittadina ed il suo evolversi nel corso del tempo. Dai segni medioevali sugli edifici di Corso Mameli, alla sede dell’università di giurisprudenza nel vecchio Tribunale dei Mercanti, alla rigorosa architettura razionalista della Casa del Balilla, antico e moderno sono nel quartiere ben rinsaldati da un recente recupero urbanistico.
Così è possibile ammirare la volta del vicolo Ventura Fenarolo completamente ricoperta da foglietti svolazzanti come farfalle, installazione di Antonio De Martino, che riportano frasi famose, aforismi e modi di dire, sintesi di quella saggezza popolare che richiama l’antica vitalità del quartiere. E che oggi il Carmine sia vissuto dai giovani bresciani lo dimostra la dislocazione delle due università di giurisprudenza e di economia e lo sviluppo di locali nella parte più a nord del quartiere che hanno dato luogo alla recente ed a volte discussa movida giovanile.
Una splendida visita, per imparare a scoprire quanto la città può offrire ai nostri occhi, se solo si ha di voglia osservare con attenzione e interesse.

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