Al Parco dell’Oglio si salva la “Regina Osmunda”

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(red.) Era il 1988 quando Eugenio Zanotti, botanico bresciano, scopriva una specie rarissima di felce florida, l’Osmunda Regalis, nel Parco dell’Oglio Nord, al confine tra i Comuni di Roccafranca e Orzinuovi. Prima di allora la felce di epoca glaciale era stata data per scomparsa nella pianura Padana, a causa di bonifiche e interventi agricoli.
Dal 1988 però le cose sono di nuovo cambiate e la felce è stata nuovamente messa in pericolo dai numerosi incendi dolosi e dall’inquinamento. Ciò ha indotto lo Zanotti a rivolgersi alla sezione di botanica del Museo Civico di Scienze Naturali di Brescia con la quale collabora da oltre trent’anni, al Parco dell’Oglio, al Centro Flora Autoctona della Regione Lombardia che ha autorizzato il progetto di intervento, e al conduttore del terreno agricolo confinante, da un lato per predisporre un progetto di reintroduzione “in situ” della felce, dall’altro per coinvolgere l’azienda agricola al fine di tutelare il canneto e segnalare ogni abuso lungo il canale limitrofo. Sono state raccolte quindi in maggio le spore dalle pannocchie e consegnati ai Crescini, proprietari dei Vivai Valfredda, che si sono offerti di far germinare le spore nei loro laboratori per ottenere le piantine da usare per la reintroduzione. Ora il prezioso esemplare della flora è pronto per essere reimpiantato.
A comunicarlo, con una nota ufficiale, la Provincia di Brescia, che invita tutti i cittadini della zona a partecipare all’evento. L’intervento è previsto per sabato 16 novembre alle ore 10, con l’aiuto delle guardie ecologiche del Parco dell’Oglio Nord coordinate dal comandante Giuseppe Paletti. Saranno presenti numerose autorità dei comuni di Roccafranca e Orzinuovi, del Parco dell’Oglio Nord, Eugenio Zanotti ed il titolare dell’Azienda Agricola conduttrice del fondo. La partenza con gli amministratori per il luogo dell’intervento è prevista per le ore 9,30 dal parcheggio del Comune di Roccafranca.

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