Brescia, in Cattolica il Nobel per l’Economia Robert Engle

Più informazioni su

(red.) Il 25 giugno si è tenuta a Brescia presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli Studi di Brescia la prima conferenza internazionale sul progetto SYRTO, “SYstemic Risk TOmography: Signals, Measurements, Transmission Channels, and Policy Interventions”, finanziato dal VII Programma Quadro dell’Unione Europea e del quale l’Università degli Studi di Brescia è capofila.
Dopo l’illustrazione degli obiettivi, contenuti e articolazione del progetto SYRTO da parte del coordinatore generale prof. Roberto Savona, professore associato di Economia degli Intermediari Finanziari presso il Dipartimento di Economia e Management, i temi della conferenza si sono orientati intorno ad alcuni strumenti operativi proposti per identificare le aree di instabilità finanziaria, e alle misure di politica monetaria e di vigilanza macro-prudenziale idonee a prevenire, gestire e risolvere situazioni di crisi sistemiche nell’area Euro.
La crisi del debito sovrano in Europa scoppiata nel 2010 con il caso greco, esteso poi ai paesi periferici dell’Eurozona, rappresenta infatti uno dei maggiori punti di rottura di un sistema economico-finanziario che oggi appare estremamente complesso da decodificare. Una crisi complessa, che affonda le proprie radici nella crisi dei mutui subprime del 2007, mettendo in luce le profonde interrelazioni tra i diversi ambiti del sistema finanziario. Il progetto SYRTO, presentato ufficialmente lo scorso 5 aprile nel corso del meeting di avvio lavori, si propone di esaminare le relazioni che intercorrono tra rischi sovrani, rischi bancari-finanziari e rischi del settore corporate, proponendo un sistema di Early Warning in grado di segnalare in logica di allarme preventivo i fattori di rischio comuni e specifici di settore che possono assumere dimensioni sistemiche, suggerendo inoltre un possibile quadro normativo di riferimento per l’area Euro in tema di politica monetaria e di supervisione macroprudenziale.
Grande attesa per l’intervento del premio Nobel per l’Economia prof. Robert Engle (NYU Stern), economista e statistico statunitense, insignito nel 2003 dell’onorificenza insieme a Sir Clive Granger per aver sviluppato metodi di analisi delle serie storiche economiche con volatilità variabile nel tempo. Il prof. Engle, direttore del Volatility Institute presso la New York University Stern School of Business, è membro dell’Advisory Board del progetto SYRTO. Il suo intervento ha affrontato i temi relativi alle metodologie applicate per la misurazione del rischio sistemico sviluppate all’interno della piattaforma web V-Lab (Volatility Laboratory) dedicata alla misurazione dei rischi finanziari. Soffermandosi su alcuni eventi che recentemente hanno interessato i mercati finanziari, il prof. Engle ha verificato l’efficacia delle misure di rischio proposte dalla piattaforma web in termini di capacità di prevedere il verificarsi di crisi finanziarie. L’intervento del premio Nobel si è concentrato specificamente sulla misura di rischio SRISK (Systemic Risk), concepita nell’obiettivo di determinare l’ammontare di risorse che una società finanziaria dovrebbe raccogliere a titolo di capitale di rischio per poter evitare ripercussioni significative a seguito di una crisi finanziaria. La misura SRISK è calcolata per le singole imprese, i paesi e l’intera economia globale.
Ignazio Angeloni, Direttore Generale presso la Direzione Generale Stabilità Finanziaria della Banca Centrale Europea, ha trattato il tema dell’Unione Bancaria in Europa in tempi di crisi, soffermandosi sulle principali criticità connesse alla realizzazione di una supervisione bancaria in ambito europeo: se l’accordo sulla vigilanza bancaria unica europea dello scorso gennaio rappresenta certamente un primo passo concreto verso l’integrazione dei 17 mercati nazionali, molti sono ancora gli aspetti critici sui quali è necessario trovare un accordo come ad esempio delle norme comuni per prevenire e gestire i fallimenti bancari o un regime unico di garanzia sui depositi dei risparmiatori.
La conferenza internazionale ha visto inoltre il contributo di Giovanni Dell’Ariccia, Direttore dell’Unità “Macro-Financial Linkages” del Fondo Monetario Internazionale e membro dell’Advisory Board del progetto SYRTO, che si è concentrato sulla progettazione di una futura politica macroeconomica, identificando in prospettiva i target ritenuti ottimali per una architettura normativa di macro-policy efficiente.
A seguire, l’intervento di Monica Billio, professore ordinario di Econometria presso l’Università Cà Foscari di Venezia e coordinatore scientifico del progetto SYRTO, dedicato alla misurazione del grado di connessione tra i rischi sovrani, bancari e assicurativi in logica sistemica a rete (networks) ed il contributo di Andrea Beltratti, professore ordinario di Economia Politica presso l’Università Bocconi, su rischio sovrano, patrimonio delle banche ed effetto contagio sui sistemi finanziari, hanno chiuso la sessione di lavoro.
Come sottolinea il prof. Maurizio Memo, Prorettore delegato al coordinamento delle attività di ricerca, internazionalizzazione e alta formazione, “la conferenza rappresenta un tassello fondamentale nel processo di internazionalizzazione dell’Università degli Studi di Brescia. La partecipazione del prof. Engle assume un significato assai rilevante in quanto non limitata ad un singolo intervento seminariale ma inizio di una collaborazione scientifica duratura nell’ambito del progetto SYRTO”.

 

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.