Ambiente, arriva a Brescia il tir di “CircOLIamo”

(red.) Arriva a Brescia il tir di “CircOLIamo”. Oli lubrificanti usati, rischi per l’ambiente e opportunità per l’economia nazionale e locale: questi i temi principali della conferenza stampa in programma giovedì 15 novembre alle 11 a largo Formentone, nella sala conferenze a bordo del tir di CircOLIamo, alla presenza dell’assessore comunale all’Ambiente Paola Vilardi, dell’assessore provinciale all’Ambiente Stefano Dotti e di Antonio Mastrostefano, direttore Strategie, Comunicazione e Sistemi del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati.
L’evento rappresenta la penultima tappa lombarda della campagna educativa itinerante “CircOLIamo” organizzata dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e del Segretariato Sociale Rai, che nell’arco di due anni toccherà tutti i capoluoghi di provincia italiani allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul corretto smaltimento dei lubrificanti usati e ottimizzarne la raccolta.
Dalle 9 alle 11, a bordo del grande tir promozionale che sosterà a largo Formentone, è previsto l’incontro con i ragazzi delle scuole, che parteciperanno agli educational loro dedicati; i ragazzi si fermeranno al villaggio allestito dal Consorzio per giocare al “Gioco dell’Olio” imparando, divertendosi, a rispettare l’ambiente e il proprio territorio.
Nel corso dell’incontro con la stampa verranno resi noti i dati di raccolta degli oli lubrificanti usati in Lombardia e in particolare nella Provincia di Brescia. Il Consorzio proporrà, insieme ai relatori, le soluzioni ad eventuali difficoltà o inadempienze. L’olio lubrificante usato è un rifiuto pericoloso che deve essere smaltito correttamente. Se utilizzato in modo improprio può essere estremamente dannoso per l’ambiente e per la salute umana: basti pensare che 4 kg circa di olio – il cambio di un’auto – se versati in mare posso coprire una superficie grande quanto un campo di calcio.
“CircOLIamo” è la campagna educativa e informativa itinerante, ideata dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla corretta gestione dell’olio lubrificante usato e promuovere, attraverso un’azione capillare, il dialogo con i cittadini e le istituzioni locali. Dopo l’edizione del 2007/2008, dal 28 febbraio del 2011 si è rimessa in moto la macchina di “CircOLIamo”: in 24 mesi il grande tir del COOU attraverserà tutto il territorio nazionale, sostando nelle piazze di tutti i capoluoghi di  provincia  per incontrare i cittadini, i giovani delle scuole, i media e le istituzioni locali.
L’olio usato è ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari di fabbriche e industrie, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli di ciascun cittadino. Definito dalla legge “rifiuto pericoloso”, l’olio usato, se eliminato in modo scorretto o impiegato in modo improprio, può trasformarsi in un potente agente inquinante: basti ricordare che, se versati in acqua, 4 chili di olio usato – il cambio di un’auto – possono inquinare una superficie grande come un campo di calcio.
Il COOU, nato nel 1982, è il primo ente ambientale nazionale dedicato alla raccolta differenziata. Coordina l’attività di 72 aziende private di raccolta, diffuse su tutto il territorio nazionale, e di 6 impianti di rigenerazione degli oli usati. In 28 anni di attività il Consorzio ha raccolto più di 4,72 milioni di tonnellate di olio usato, evitandone così la dispersione nell’ambiente. Ma l’olio usato può essere un’importante risorsa economica per il nostro Paese, perché può essere rigenerato e tornare a nuova vita con le stesse caratteristiche del lubrificante da cui deriva; negli ultimi anni il riutilizzo dell’olio lubrificante ha consentito un risparmio di quasi 2,9 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio del nostro Paese.
Nonostante i notevoli risultati raggiunti, il Consorzio vuole arrivare a raccogliere il 100% degli oli lubrificanti usati in tutto il Paese. Una piccola parte, infatti, sfugge ancora alla raccolta e si concentra non solo nel settore industriale ma anche nel “fai da te” su automobili, barche e mezzi agricoli. Attraverso questa campagna il COOU vuole cercare di modificare i comportamenti scorretti di chi crede erroneamente che piccole quantità di olio disperse nell’ambiente provochino “poco inquinamento”.

 

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