Artigiani: “Sistri sospeso, ma si paga comunque”

(red.) Il Sistri (“Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti”) è sospeso ma si paga comunque. Lo annuncia, in un comunicato, il presidente dell’Associazione Artigiani, Enrico Mattinzoli.
“Mi chiedo”, afferma Mattinzoli, “quei  70 milioni di euro versati dalle imprese (circa 2 milioni da quelle bresciane), in questi anni, nelle casse dello Stato per un servizio che non è mai iniziato, che fine faranno”.
“Dal 2010 ad oggi si sono totalizzati nove rinvii, infine la sospensione, in “attesa di verifiche decisive”.
Un gettito complessivo nei due anni d’avvio del Sistri stimato in 70 milioni di euro di contributi, su scala nazionale (da Brescia circa 2 milioni di euro), versati da oltre 320mila imprese coinvolte.
Tanto ha raccolto dalla sua entrata in vigore nel 2010 il  ‘Sistri’, senza produrre in cambio nulla”, stigmatizza il Presidente dell’Associazione Artigiani di Brescia, Enrico Mattinzoli. “E intanto viene prevista l’istallazione di circa 90mila delle cosiddette ‘black box’ sugli automezzi, la distribuzione di 500mila chiavette Usb ai produttori di rifiuti speciali, ma il sistema non è pronto. Tanto da incassare la sospensione. Eppure, ed è paradossale, sono state rese note le scadenze di versamento del contributo anche quest’anno. Entro il 30 novembre”.
“Mi domando con che logica, se una logica esiste ancora, gli imprenditori , come quelli legati al settore del trasporto dei rifiuti speciali, siano chiamati a pagare cifre che vanno da 120 euro all’anno in su, spesso superando largamente i 1000 euro, in un contesto di crisi e senza alcun ritorno pratico in termine di servizi”.
Il Sistri, come già accennato, ha recentemente subito l’ennesimo ‘stop’ dal Ministro dell’Ambiente Corrado Clini. “E’ stato sospeso al fine di consentire la prosecuzione delle attività necessarie per la verifica del funzionamento del sistema”, prosegue il Presidente dell’Associazione Artigiani, “e nel frattempo il nostro Paese rimane senza quel sistema avanzato di tracciabilità elettronica che è stato chiesto con forza dall’Unione Europea. E i soldi versati? Due anni di spesa per migliaia di imprese. Questi denari verranno almeno scalati o defalcati dalle tasse o abbuonati in futuro? E che fine faranno i dipendenti della società incaricata di gestire il sistema, la Selex Service Management (Finmeccanica), destinati alla Cig, cassa integrazione ordinaria? Decine di persone, ora dal futuro incerto, attivate per il funzionamento del Sistri. Ad una situazione kafkiana si aggiunge anche il danno per i lavoratori, da una parte, e per le imprese, costrette comunque a tutti gli adempimenti precedenti e a quelli, attuali, senza il servizio in contraccambio”.
“Anzi, sollecitati dal nuovo avviso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 agosto, che, al contrario, indica i nuovi termini di pagamento, come anticipavo, il 30 novembre. Insomma, da una parte si sospende, dall’altra si chiede il versamento per un qualcosa che non funziona. Altro che il ‘click day’ e i relativi ‘start up’. Francamente, riteniamo sia davvero un problema serio. L’Associazione Artigiani interverrà come e dove possibile, cercando di tutelare artigiani e imprenditori, augurandoci che nel frattempo il ministero faccia chiarezza una volta per tutte e, soprattutto, ci indichi che fine faranno i versamenti degli anni passati e annulli quello previsto per il 2012”.

 

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