Edison, fumata nera tra A2A e Iren sulla governance di Edipower

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(red.) Fumata nera tra A2A e Iren sulla governance da dare alla ‘nuova’ Edipower. Si è infatti risolto senza una svolta il serrato confronto che ha visto protagonisti nel tardo pomeriggio di martedì i direttori generali Andrea Viero (Iren) e Renato Ravanelli (A2A, la multiutility dei comuni di Brescia e Milano).
L’incontro, finalizzato a trovare un’intesa sugli equilibri in Edipower a valle del riassetto di Edison, non è stato risolutivo e i negoziati proseguiranno nei prossimi giorni con l’obiettivo di appianare le divergenze entro il cda di Delmi, holding dei soci italiani di Edison, chiamato a dare il via libera il 26 gennaio al riassetto di Foro Buonaparte, con la cessione delle azioni Edison ad Edf e l’acquisto dai francesi del 70% di Edipower.
Iren è consapevole del fatto che in futuro la gestione di Edipower spetterà ad A2A, in forza del 56% dell’ex genco Enel, ma rivendica una serie di poteri a protezione di un investimento che vale diverse centinaia di milioni di euro. L’utility presieduta da Roberto Bazzano, che avrà il 21% di Edipower, chiede di poter dire la sua in tema di operazioni straordinarie come fusioni e acquisizioni, cessione di impianti, aumenti di capitale.
Tra i timori di Iren c’è quello che Edipower, superati i due-tre anni difficili che l’attendono, possa essere inglobata in A2A e le partecipazioni dei suoi soci trasformate in azioni della multiutility lombarda. Il cda di Iren, riunitosi prima dell’incontro con A2A, aveva preso atto delle divergenze senza assumere alcuna deliberazione sul riassetto di Edison.

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