Carceri, la Lombardia mette a bilancio 2mln di euro

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(red.) Ottocento nuovi posti nelle carceri lombarde grazie all’accordo Formigoni-Alfano del 2011, la Legge regionale 8/2005 con i relativi piano di intervento delle Asl, i ‘Patti territoriali’ con l’esperienza positiva degli ‘agenti di rete’, le intese con Cariplo e con Unioncamere per vari progetti di assistenza e reinserimento per i detenuti, i percorsi di formazione e avvio al lavoro con migliaia di ‘Doti’ distribuite.
Sono questi i principali interventi promossi e realizzati da Regione Lombardia negli ultimi anni per contribuire a migliorare la difficile situazione della carceri lombarde.
Li ha ricordati l’assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale della Regione Lombardia Giulio Boscagli, intervenendo in Consiglio regionale al dibattito dedicato appunto alla situazione nelle carceri. Lo stesso Boscagli ha annunciato che, per il 2012, è previsto uno stazionamento di 2 milioni di euro per proseguire e implementare le azioni già avviate da Regione Lombardia.
“Quello della situazione carceraria”, ha sottolineato Boscagli, “è un tema tutt’altro che assente dalle politiche regionali. Tre Assessorati se ne occupano stabilmente e sono Sanità, Istruzione, Formazione e Lavoro e Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale. Il fatto che se ne discuta in Consiglio è un’occasione perché l’intera società lombarda si occupi in maniera più attenta di questo tema”.
“Il sovraffollamento” (che a Brescia, nel carcere di Canton Mombello è pari al 177,2%, ndr.), ha aggiunto Boscalgi, “è sotto gli occhi di tutti, ma il dato che impressiona è che il 43,6 per cento dei detenuti è in attesa di giudizio. Se queste persone fossero fuori, il problema del sovraffollamento sarebbe risolto. Questa è una distorsione enorme del nostro sistema, una ingiustizia palese e un limite della gestione ella giustizia in Italia”.
I 14 Piani, coordinati in sede regionale da un gruppo di lavoro interistituzionale, composto dagli Uffici regionali, dall’Amministrazione penitenziaria e dalle Asl, hanno coinvolto, nella definizione di strategie, obiettivi e progetti, il volontariato, il terzo settore e gli Enti locali. Nella prima annualità (2009) i “contatti” sono stati circa 2500, mentre sono stati raggiunti circa 1240 destinatari adulti fra detenuti, loro familiari ed ex detenuti; circa il 13 per cento della popolazione carceraria lombarda è stata quindi beneficiaria di informazione, istruzione, formazione, counseling, trattamento, inserimento e accompagnamento lavorativo, abitativo, sociale, riparativo, attraverso interventi individualizzati, di gruppo, in collaborazione con la famiglia e di sportello. Con DGR 9502/2009 sono stati realizzati interventi con un finanziamento di 4.750.000 euro. Nel 2010 i Piani di intervento sono stati implementati con progetti di housing sociale per 1.300.000 euro. Destinatari raggiunti nella prima annualità: 3.758 adulti, 2.639 minori.

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