Gambe gonfie e capillari si aiutano così

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di Stefania Campo

Spesso si sente parlare del potere antidepressivo del sole. Eppure, se da un lato il sole asciuga le ossa e migliora l'umore, dall'altro può provocare gravi danni soprattutto a chi ha problemi di circolazione. Sono in particolare le donne a presentare gambe gonfie e sofferenza ai capillari, ma anche gli uomini possono essere soggetti a questa patologia. Come rendere più tonici ed elastici i vasi sanguigni? Si può aggiungere un po' di aglio nella nostra alimentazione, bere ogni giorno un po' di succo di limone con cui condire anche le verdure crude, ma per conoscere meglio le piante, le bacche e le erbe curative specifiche abbiamo chiesto l'opinione di due erboristi.

 

1 Il mirtillo. Le sue bacche sono ricche di vitamina A e C e sono utilizzate in cucina per preparare marmellate e gelatine. Contiene anche sali minerali, tannino e acidi. "Ricco di pigmenti antocianici, il mirtillo funziona come riparatore delle pareti venose", spiega Emilio Regola, erborista della "Casa della natura" in via XX Settembre 80 a Ghedi: "Il mirtillo favorisce infatti la permeabilità dei vasi togliendo il gonfiore tipico, il formicolio, la pesantezza e il dolore degli arti inferiori". Può essere assunto comodamente in pastiglie, oppure è possibile preparare un infuso con 50 grammi di foglie lasciate cuocere in un litro di acqua per dieci minuti.

2 L'ippocastano. Nonostante il suo nome comune sia "castagno d'India", l'ippocastano proviene originariamente dalla penisola balcanica. E' antiemorragico, antinfiammatorio, astringente e vaso costrittore. "E' soprattutto ricco di escina, sostanza antinfiammatoria e regolatrice sul tono delle pareti venose", dice Orietta Bertolini dell'erboristeria "Le erbe della terra", in via Nazionale 14/e al Passo del Tonale. Con un decotto della sua corteccia è possibile preparare anche un bagno tonico per la circolazione.

3 L'achillea. Conosciuta da millenni, il suo nome ricorda l'eroe greco Achille il quale, avendo appreso dal centauro Chirone le sue proprietà terapeutiche, se ne servì durante una battaglia per medicare un re ferito. La pianta sembra essere stata conosciuta anche ai celti che durante la sua raccolta celebravano un rito religioso. L'erborista Bertolini informa che l'achillea è tra le più preziose in farmacopea e svolge un'azione antisettica, antispasmica, diuretica, tonica e cicatrizzante. L'infuso di achillea va preparato mettendo 40 grammi di foglie in un litro di acqua e lasciando bollire per dieci minuti. E' possibile anche fare dei bagni di achillea preparando un decotto con le sommità fiorite (50 grammi in un litro d'acqua, lasciando bollire per dieci minuti e poi filtrando).

4 L'uncaria tomentosa. Detta anche "unghia di gatto", quest'erba agisce soprattutto grazie all'irsutina, sostanza antinfiammatoria, anestetica e normotensiva. "Va ricordato soprattutto il suo effetto antiradicali liberi e la sua capacità di potenziare l'attività cardio vascolare" sottolinea l'erborista Regola.

5 La dioscorea. E' una pianta amazzonica molto alta da cui si estrae il policosanolo, molecola che funziona sulle alterazioni dell'apparato circolatorio . Regola spiega: "la dioscorea previene l'infarto cardiaco perché ha effetti antischemici, antitrombotici, antiaggreganti piastrinici.

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