A2A: “Controllo pubblico non è un obbligo”

Secondo il presidente uscente del consiglio di gestione Brescia e Milano potrebbero scendere sotto il 51%. "E non ci sarà l'aumento di capitale".

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(red.) “I Comuni di Brescia e Milano potrebbero scendere sotto il 51%, ormai non è più un tabù”.
A dirlo è il presidente uscente del consiglio di gestione di A2A Giuseppe Sala in una intervista al quotidiano La Repubblica. Il manager ha anche confermato che l’aumento di capitale dell’azienda non avverrà: “La società è solida finanziariamente e industrialmente e ha un management forte. E il piano che verrà presentato lo dimostrerà. Inoltre, il costo del debito è inferiore al 4% e abbiamo altri 2 miliardi di linee di credito non utilizzate”.
Sala non ha perso l’occasione per “mettere al loro posto” le parti politiche: “sarebbe meglio che i politici facessero un passo indietro e “lasciassero lavorare i manager in base ai risultati”. Quindi anche il tabù della partecipazione pubblica delle due amministrazioni oggi al 51% potrebbe cadere. “Potrebbe avvenire attraverso una aggregazione più ampia. Ed è in questa fase che Cassa Depositi Prestiti potrebbe giocare un suo ruolo”.

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