Si rinnova la Pinacoteca di Brescia, ora è più ricca e più bella

Cambia soprattutto l'allestimento dedicato ai dipinti del Settecento che, oltre a vedere il ricollocamento delle collezioni civiche bresciane e l’esposizione di opere custodite nei depositi, si arricchisce di 11 acquisizioni.

Pinacoteca Tosio Martinengo Brescia riapertura e nuovo percorso Settecento e Ceruti

(red.) La Pinacoteca Tosio Martinengo festeggia il suo quarto anno dalla riapertura del 2018 e accoglie il pubblico con tante, importanti novità presentate questo venerdì durante una conferenza stampa (le fotografie sono di Christian Penocchio).
Si tratta di un rinnovato allestimento dedicato ai dipinti delle sale del Settecento che, oltre a vedere il ricollocamento delle collezioni civiche bresciane e l’esposizione di opere fino a ora custodite nei depositi, si arricchisce di 11 prestigiose acquisizioni.
La nuova App EasyGuide permetterà inoltre di acquisire contenuti multiumediali dal proprio smartphone, con la funzione di audioguida e video per viaggiare attraverso i sei secoli di storia e gli oltre 100 capolavori della Tosio Martinengo con itinerari tematici profilati sui diversi tipi di visitatori.
La Pinacoteca ha anche una nuova identità visiva, firmata Paolo Tassinari;
L’offerta si arricchisce con il nuovo format Ptm Arti+: un palinsesto di iniziative che coinvolgono il pubblico grazie a spettacoli di danza, teatro, musica, previsti all’interno delle sale del museo.
Per celebrare queste novità è prevista una speciale promozione che dal 26 marzo al 3 aprile 2022 propone un biglietto straordinario a 5 euro.

Pinacoteca Tosio Martinengo Brescia riapertura e nuovo percorso Settecento e Ceruti

Il Settecento. Il nuovo percorso, curato da Roberta D’Adda, coordinatrice dell’area collezioni e ricerca di Fondazione Brescia Musei, con la collaborazione del comitato scientifico della Fondazione e dedicato al Settecento è frutto di donazioni, comodati e prestiti. Un allestimento che permette una visione ampia di un secolo tanto ricco di storia e arte e approfondisce uno dei filoni più presenti in Pinacoteca Tosio Martinengo, quello della pittura a soggetto popolare e quotidiano, ma non solo. Il progetto interessa 7 sale e arricchisce gli spazi della Pinacoteca di nuove scelte cromatiche.

Pinacoteca Tosio Martinengo Brescia riapertura e nuovo percorso Settecento e Ceruti

Un excursus nel secolo dei lumi, arricchito con opere di Eberhard Keilhau detto Monsù Bernardo (1624 – 1687), di Antonio Cifrondi (1656 – 1730), di un seguace di Pietro Bellotti, di Giacomo Francesco Cipper detto Todeschini (1664 – 1736) e di Giacomo Ceruti detto Pitocchetto (1698 – 1767) insieme ai generi più caratteristici presenti in Pinacoteca: l’inserimento nel percorso espositivo di 4 ulteriori dipinti delle Collezioni Civiche bresciane, le “nature vive” di Giorgio Duranti (1683 – 1768) fino ad oggi custodite nei depositi, fino alle “pitture di pigmei” di Faustino Bocchi.

Pinacoteca Tosio Martinengo Brescia riapertura e nuovo percorso Settecento e Ceruti

Nella vita di un Museo, è un fatto straordinario e una fortuna che – a quattro anni dall’apertura – l’arrivo di un nucleo omogeneo di opere consenta di ripensare un’intera sezione. Il racconto della cultura pittorica settecentesca attraverso le opere della Pinacoteca si arricchisce di un nuovo capitolo: una lettura a più voci dei significati e delle forme che i soggetti di tema popolare assunsero nel corso di un secolo capace di coniugare, nell’arte di Giacomo Ceruti, miseria e nobiltà.
Roberta D’Adda, curatrice delle collezioni e del progetto di riallestimento
Opere provenienti dal legato di Domenico Galantino, il comodato Bper Banca e famiglia Fenici Gramignola, la donazione di Clara Bottarelli in memoria di Pierangelo Gramignola, collezionista e mecenate, alla cui memoria è dedicato l’incontro, in programma per venerdì 2 aprile all’auditorium di Santa Giulia. In aggiunta, i partecipanti al convegno potranno visitare gratuitamente la Pinacoteca Tosio Martinengo nei giorni 2 e 3 aprile.

Pinacoteca Tosio Martinengo Brescia riapertura e nuovo percorso Settecento e Ceruti

Giacomo Ceruti. Le “nuove” opere di Giacomo Ceruti, Bravo (1725 circa), Ritratto della marchesa Laura Vitali Aliprandi, Ritratto del marchese don Erasmo Aliprandi (1740 circa) e Madre con bambino (1730), oltre ad arricchire quello che da sempre è il più importante corpus, al mondo, di opere dell’artista milanese di nascita e bresciano d’adozione, sanciscono la natura e la qualità di Ceruti come grande pittore di ritratti, capace di raggiungere esiti stupefacenti nella resa mimetica delle figure, oltre che di soggetti di genere per cui è noto. Questo ampliamento della collezione, che ha consentito la dedica di una nuova sala al pittore, rappresenta un ulteriore passo di avvicinamento e approfondimento, a favore dell’artista, che porterà alla grande esposizione a cura di Roberta D’Adda, Francesco Frangi e Alessandro Morandotti, in programma per febbraio 2023, anno in cui Brescia con Bergamo sarà Capitale della Cultura.

Pinacoteca Tosio Martinengo Brescia riapertura e nuovo percorso Settecento e Ceruti

La pittura della realtà. Più in generale, le nuove acquisizioni offrono, soprattutto per la sezione settecentesca, un ancor maggiore allargamento di visione ai già molti e straordinari esempi, presenti nella collezione Tosio Martinengo, di quei “pittori della realtà” (secondo la definizione di Roberto Longhi del 1953) che con Moretto, Moroni, Lotto e Savoldo influenzarono la formazione del giovane Caravaggio, per poi proseguire con Monsù Bernardo e Pietro Bellotti, poi con Cifrondi, Todeschini fino a Ceruti. Autori – sempre per Longhi – di «ritratti di uomini comuni e infelici, senza commento, ma grandi come il vero» a cui viene restituito il ruolo di spicco nel panorama artistico europeo del Settecento.
Una maniera quella della pittura lombarda ricca di riferimenti colti, provenienti e strettamente legati al nord Europa, che fu certamente di ispirazione anche per gli artisti delle generazioni successive, come il realismo ottocentesco di Courbet, che vide in questi artisti il primo approccio moderno ai temi della realtà.

Pinacoteca Tosio Martinengo Brescia riapertura e nuovo percorso Settecento e Ceruti
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