Bienno, “no” del Consiglio di Stato: comune commissariato

Respinto il ricorso presentato dall'unica lista in lizza per le comunali di ottobre, esclusa dal Tar per il numero eccessivo di firme presentate.

(red.) Un’altra bocciatura per Bienno. Dopo il no  del Tar al ricorso presentato dalla lista “Bienno è anche tuo”, che era stata esclusa dalla commissione elettorale circondariale di Breno perché presentava un numero eccessivo di firme: 98, mentre la legge ne prevede da un minimo di 30 ad un massimo di 60, ora un altro respingimento, questa volta dal Consiglio di Stato.
L’appello è stato ritenuto infondato, perciò respinto.

Cosa significa questo ulteriore passaggio? Che non si voterà alle prossime comunali del 3 e 4 ottobre, e che, dal 5 ottobre, il sindaco uscente, Massimo Maugeri, verrà sostituito dal commissario prefettizio, che trainerà l’amministrazione fino alle successive votazioni nella primavera del 2022.

Per il Consiglio di Stato, questa situazione è da addebitare alla “condotta dei
promotori e sostenitori della lista ricusata, non improntata a
un sufficiente livello di diligenza ed auto responsabilità”. I limiti imposti dalla legge, infatti, valgono sia quando le firme raccolte per la candidatura di una lista elettorale sono inferiori, si quando sono superiori al numero richiesto.

Nei piccoli comuni, poi, il limite massimo di sottoscrizioni ad una lista eviterebbe il rischio di “pre competizioni elettorali” , scrivono i togati,
“al fine di dimostrare la forza e l’influenza della lista condizionando il voto”.
Una situazione che, per i giudici, si sarebbe verificata a Bienno, dove il numero eccessivo di firme non avrebbe avuto che “l’unico significato di una prova muscolare, che ha dissuaso altri competitori”.

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