Fridays for Future in piazza a Brescia per lo Sciopero Globale per il Clima

Tra i temi oggetto della protesta contro il cambiamento climatico i combustibili fossili, l'efficienza energetica, il trasporto pubblico gratuito.

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Brescia. A due giorni dalle elezioni politiche, venerdì 23 settembre, Fridays for Future torna in piazza per lo Sciopero Globale per il Clima.
Dopo l’estate in cui la crisi climatica è apparsa sotto gli occhi di chiunque – tra siccità, trombe d’aria e ghiacciai che collassano – anche a Brescia il movimento per il clima scende di nuovo nelle strade.
«L’ultimo parlamento non ha neanche cominciato ad affrontare seriamente la crisi climatica, altrimenti avremmo già cominciato a liberarci dai combustibili fossili come il gas. Non dal gas russo, ma dal gas, punto» afferma Giovanni Mori.
«La nostra dipendenza dai combustibili fossili – la cui combustione è una delle principali cause della crisi climatica – è il motivo principale, assieme alla speculazione, che sta facendo schizzare le bollette dell’elettricità. Per questo, Fridays for Future Italia ha presentato una vera e propria #AgendaClimatica, stilata sulla base di studi e con l’aiuto di esperti, con cinque punti fondamentali per risolvere la crisi climatica, energetica ed economica da ora».

«Un sistema di trasporti pubblico gratuito e più capillare evita molti costi per i soggetti più esposti all’inflazione, e riduce emissioni, inquinamento e traffico» continua Francesco Andreetto -. L’esperimento del biglietto a 9€ in Germania ha funzionato, eccome».
«Anche l’energia è un tema fondamentale: la soluzione è accelerare sulle rinnovabili e sulle comunità energetiche per aumentare la nostra indipendenza, bloccando ogni nuovo progetto fossile. Questi investimenti creano anche il triplo dei posti di lavoro rispetto alle fossili e riguardano il terzo punto dell’Agenda Climatica: riduzione dell’orario di lavoro e introduzione del salario minimo per ridurre le fortissime disuguaglianze che provocano disuguaglianze anche nelle emissioni di CO2».>
«Altro tema cardine che verrà richiesto in piazza: l’efficienza energetica – a partire dalle case popolari – per combattere la povertà energetica. Il quinto punto riguarda la risorsa più scarsa che abbiamo, ossia l’acqua: una prioritaria grande opera da svolgere è la riduzione dell’attuale spreco sulla rete idrica – il 42% – con l’istituzione di un vero servizio pubblico reinvestendo sulla manutenzione.»

«Quanto proposto a livello nazionale- viene spiegato– è perfettamente in linea con quanto gli attivisti di Brescia avevano già richiesto al sindaco Del Bono in aprile, a seguito dell’ultimo sciopero. La Loggia aveva promesso una Ztl nella zona del Carmine, l’istituzione di uno sportello energia per aiutare concretamente i cittadini in difficoltà ad usufruire di tutte le agevolazioni energetiche e l’inizio di un’ampia campagna di comunicazione alla cittadinanza sui temi della crisi climatica».
«Queste sono risposte sia alla crisi climatica che causa eventi estremi, sia al problema dell’inquinamento che devasta i nostri polmoni – dice Veronica Casanova, attivista di Fridays For Future Brescia. Ci avevano detto che l’avrebbero fatto entro l’estate ma non ne abbiamo vista realizzata nessuna delle tre».
L’appuntamento è per venerdì 23 settembre in Piazzale Arnaldo, dalle 9. Al termine del corteo, in piazza Vittoria, ci saranno interventi in piazza per spiegare le richieste, tra cui quello della climatologa Elisa Palazzi dell’Università di Torino – una delle firmatarie dell’appello Un voto per il Clima.
«La siccità e la nostra folle dipendenza dal fossile – frutto di decenni di scelte politiche letteralmente fossili – stanno mostrando le conseguenze della crisi climatica direttamente sulla pelle dei cittadini. Non è ancora troppo tardi, dobbiamo però rapidamente cambiare direzione», dicono da FFF Brescia.

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