Foreste urbane, 3 milioni di euro agli enti locali

Il bando, che aprirà al termine dell’estate, sarà rivolto a comuni e unioni di comuni con popolazione superiore a 20mila abitanti. Rolfi: «Vogliamo un riequilibrio verde in territori a forte urbanizzazione».

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Brescia. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, il bresciano Fabio Rolfi, ha approvato uno stanziamento da 3 milioni di euro destinato agli enti locali per interventi sulle foreste urbane in Lombardia. Il bando, che aprirà al termine dell’estate, sarà rivolto a comuni e unioni di comuni con popolazione superiore a 20mila abitanti.

Il contributo sarà pari al 100% delle spese ammissibili e consentirà di finanziare progetti per la creazione di nuovi boschi nelle aree urbane e periurbane e di sistemi verdi lungo le reti ciclabili, regionali o sovracomunali, comprensivi dell’acquisto dei terreni (superfici da 1 a 10 ettari in proprietà o da acquisire).

«Vogliamo un riequilibrio verde in territori a forte urbanizzazione – ha detto Rolfi -, creando boschi urbani che abbiano funzioni ricreative, paesaggistiche e di mitigazione delle alterazioni dell’ecosistema. Le città più belle sono quelle più verdi, più ricche di boschi tenuti bene e valorizzati». «È la prosecuzione naturale – ha aggiunto l’assessore – di un progetto complessivo che ha visto nel biennio 2020/2021  9 milioni di euro investiti per 95 boschi urbani in tutta la Lombardia e 10 milioni di euro per le infrastrutture verdi».

«Nell’assegnazione dei fondi sarà data priorità ai progetti che prevedono la collaborazione con vivai lombardi – ha spiegato Rolfi -, attraverso veri e propri contratti di coltivazione; il recupero di ex aree produttive, discariche o superfici precedentemente asfaltate, cementificate o impermeabilizzate, specialmente nei capoluoghi di provincia».

«Aumentare la superficie boschiva nelle città, con progetti di qualità, significa migliorare la vita dei cittadini» ha voluto precisare l’assessore. «C’è una crescente sensibilità su questo tema – ha aggiunto – sia da parte degli enti pubblici che della popolazione. Per questo occorre una rete territoriale a tutti i livelli istituzionali: per fare in modo che gli interventi rientrino in una programmazione ampia e capillare».

«Concentriamo gli investimenti nei grandi centri urbani, dove gli effetti del surriscaldamento sono maggiori, – ha concluso Rolfi – per favorire i benefici della presenza del verde per la mitigazione climatica».

 

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