Via Veneto, Legambiente contro il Comitato: “Si facciano le opere”

Secondo gli ambientalisti la qualità della vita dei cittadini vale più del parcheggio sotto casa. "Il progetto darà a questo spicchio di città caratteristiche veramente europee".

Via Veneto come diventerà secondo il progetto del comune

Brescia. In un comunicato, Legambiente Brescia scrive di aver notato che, nella conferenza stampa di annuncio del deposito della petizione da parte del Comitato contrario alla riqualificazione di via Veneto e dintorni, secondo alcuni articoli apparsi sulla stampa locale il  Comitato ha fatto rilevare come il progetto proposto dal Comune sia “sovrapponibile” con una proposta avanzata da Legambiente alcuni anni fa (due per la precisione).
“Non capiamo se questa argomentazione sottenda la critica al Comune di aver agito ‘sotto dettatura’ di Legambiente”, si legge nella nota firmata dal presidente Danilo Scaramella, “o quella di aver ascoltato solo la parte ambientalista della cittadinanza. In ogni caso è bene precisare che il progetto rispetta ciò che normalmente viene realizzato nelle città di tutta Europa. Per citare il Comitato, non è che Copenaghen o Barcellona, sono nate così come le possiamo vedere oggi”.

“Ogni miglioramento sulla vivibilità delle città è frutto di una progressiva consapevolezza che la qualità della vita ed il benessere fisico dei cittadini passa attraverso modelli di città in cui la mobilità non deve essere più affidata unicamente all’uso dell’automobile, ma che è necessario trasferirne una buona quota al trasporto pubblico, alla biciletta e a tutti i mezzi non inquinanti ed a “bassa” velocità che negli ultimi anni si stanno affacciando sul mercato”, prosegue Legambiente. “Il creare parcheggi nelle vie limitrofe, in sostituzione di quelli abusivi attualmente sui marciapiedi di via Veneto, è una questione semplicemente di geometria. Per creare i posti auto a lisca di pesce che consentono di raddoppiare il numero di stalli rispetto al parcheggio in linea è indispensabile, vista la larghezza delle strade esistenti, ricorrere a sensi unici. Considerati i dati del problema la soluzione non può essere che quella: ecco svelata la ‘strana’ sovrapposizione della proposta di Legambiente con il progetto del Comune”.

“Su tutte le critiche espresse dal Comitato sulla sistemazione della zona, riteniamo che la ricerca di un parcheggio dopo l’intervento, non sia più lunga rispetto a quella attuale, visto che i posti auto disponibili sono praticamente gli stessi”, proseguono gli ambientalisti bresciani. “Anzi con le limitazioni alla sosta per i non residenti e con l’adozione di parcheggi a tempo, sarà più facile trovare un parcheggio libero anche per chi voglia frequentare le attività commerciali della via”.

“Per le vie laterali abbiamo proposto l’adozione del limite di velocità dei 30 km/h per garantire una migliore vivibilità del quartiere, la riduzione dei rumori da traffico ed il rischio di incidenti”, continua il documento. “Il disassamento della corsia veicolare nei vari tratti delle vie ha lo scopo di correggere ‘l’effetto rettilineo’ che porta a velocità elevate. Il rallentamento nel percorrimento delle vie laterali dovrebbe portare anche ad una riduzione del traffico di solo attraversamento del quartiere a favore degli assi principali della viabilità veicolare”.

“In conclusione riteniamo”, scrive Legambiente, “che il progetto messo a punto renda questo spicchio di città con caratteristiche veramente europee. Siamo certi che in tutte le città d’Europa dove sono stati presi provvedimenti analoghi una parte della popolazione ha protestato. Del resto c’è sempre chi pensa sia fondamentale ridurre l’inquinamento dell’aria che respiriamo e contrastare i cambiamenti climatici e chi pensa che la cosa più importante sia trovare parcheggio alla propria auto il più vicino possibile alla propria casa (anche se questa è più un’illusione che una realtà). Tutto ciò premesso chiediamo al Comune di procedere senza indugi con la realizzazione delle opere. La qualità della vita dei cittadini non può attendere”.

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