“Caro sindaco Del Bono, ecco quello che la città può fare subito per il clima”

Lettera aperta al primo cittadino di Brescia di numerose associazioni che chiedono un incontro. Firmata da Fridays for Future, Arci, Legambiente Brescia, Studenti per Udu, UniBs for SDGs, InterGAS, GASsoso, GAS Vallegarza, GASino di Caino, GASbeato di Collebeato, GAS Castenedolo, Tavolo Basta Veleni, 5R zero sprechi.

Brescia. Dopo la marcia globale per il clima dello scorso 25 marzo, un gruppo di movimenti ecologisti e ambientalisti del Bresciano (Fridays for Future, Arci, Legambiente Brescia, Studenti per Udu, UniBs for SDGs, InterGAS, GASsoso, GAS Vallegarza, GASino di Caino, GASbeato di Collebeato, GAS Castenedolo, Tavolo Basta Veleni, 5R zero sprechi) ha  inviato una lettera al sindaco di Brescia Emilio del Bono chiedendo un incontro per discutere delle azioni urgenti necessarie a livello comunale per contrastare la crisi climatica e il dramma dell’inquinamento.
“Non ci basta andare ‘nella giusta direzione’. Serve fare ogni cosa possibile per non garantire il sostegno ai dittatori fossili e contrastare la crisi climatica”, è il pensiero degli attivisti che, nella lettera, chiedono azioni concrete che è ancora più urgente portare avanti dopo l’ultimo, drammatico, report Ipcc che chiede di raggiungere il picco delle emissioni entro il 2025, tra quattro anni.
Manca ancora più di un anno alla fine di questo mandato dell’amministrazione comunale, e – sostengono i movimenti – “non possiamo permetterci di perdere altri 400 giorni senza realizzare azioni attuabili fin da ora”, ricordando come diversi sindaci abbiano aumentato il consenso da parte della popolazione agendo per il clima, e questo li ha portati alla rielezione perché l’aumento di benessere è effettivo e tangibile. Pubblichiamo il testo integrale della lettera.

Fridays For Future global strike sciopero ambiente venerdì 25 marzo 2022

“Egregio signor sindaco, noi, appartenenti alle giovani generazioni, stiamo diventando adulti e adulte tra crisi sanitaria, crisi economica e le prime chiare conseguenze della crisi climatica, cui si è aggiunta anche la guerra in Ucraina e la conseguente crisi energetica. In questi giorni difficili risuona nel mondo una forte richiesta di pace e di giustizia e anche noi, il 25 marzo scorso, siamo scesi e scese in piazza per la pace e la giustizia climatica. Giustizia climatica che è ormai da più di tre anni che chiediamo ad alta voce e a cui spesso le istituzioni ci rispondono e ci dicono che ci stanno lavorando. Ma i fatti poi sono conseguenti?”

“Ci siamo purtroppo accorti tutti, anche se la scienza lo dice da anni ormai, che essere così dipendenti dal gas – oltre che dal petrolio e dal carbone – rappresenta un gravissimo problema che l’Europa finora ha voluto ignorare. Cosa dobbiamo fare? Eliminare la nostra dipendenza da queste fonti di energia fossili, principali responsabili della crisi climatica”.
“Innanzitutto, è essenziale smettere di sostenere la guerra: ogni giorno in cui usiamo petrolio e gas russo è un giorno in cui chiediamo la pace ma, in realtà, continuiamo a finanziare la guerra, a dispetto delle sanzioni. Ogni giorno in cui non procediamo con l’efficientamento e la transizione energetica è un giorno in cui ci allontaniamo dalla pace. Ogni passo nella direzione del “business as usual” è un passo incoerente con i principi su cui è costruita l’Europa. Ogni giorno in cui anche un Comune non applica tutte le misure possibili per la transizione energetica, già a livello locale, è un giorno in cui chiede la pace, ma non agisce concretamente per averla”.

Fridays For Future global strike sciopero ambiente venerdì 25 marzo 2022

“Molte azioni infatti possono e devono essere fatte anche qui, a Brescia. Un buon esempio sono i 10 passi concreti che perfino l’Agenzia Internazionale dell’Energia chiede di applicare per tagliare con effetto immediato il consumo di combustibili fossili: una mobilità pubblica molto più efficiente, un aumento del lavoro agile, sistemi per la ciclabilità rapida, efficienza e risparmio energetico in tutti gli edifici pubblici. 10 azioni che, tra l’altro, il mondo ecologista chiede da anni e che non richiedono magiche tecnologie, ma un cambio di abitudini e di gestione per eliminare gli sprechi. Si possono mettere in atto letteralmente da domani, senza costosi finanziamenti: serve una svolta completa e immediata. (https://www.iea.org/reports/a-10-point-plan-to-cut-oil-use)”.
“La mobilità gioca, di fatto, un ruolo cruciale: potenziare i collegamenti tra le scuole e favorire spostamenti rapidi, sicuri e sostenibili per l’intera cittadinanza sono temi – in questo momento storico – persino più sociali che climatici!”.

“Tutto questo, però, è impossibile senza un’efficace comunicazione, portata avanti finora in maniera troppo saltuaria e sconnessa rispetto all’importanza della crisi climatica di cui, già ora, stiamo sperimentando le prime conseguenze. Va inoltre ricordato che, complice la sua posizione padana, la nostra città è costantemente tra le più inquinate in Italia: anche per questo è necessario un piano di comunicazione ampio e chiaro affinché tutti e tutte siano consapevoli e informati delle problematiche cittadine e diventino partecipi delle soluzioni per migliorare il posto in cui viviamo”.
“Nel 2023 saremo sotto i riflettori in quanto Capitale Italiana della Cultura; questo è, dunque, il momento per ribaltare la triste fama della città: abbiamo i modi e i mezzi per farlo, ma serve molto più coraggio da parte dell’amministrazione”.

Fridays For Future global strike sciopero ambiente venerdì 25 marzo 2022

“Di seguito altri punti, a nostro avviso, non più rimandabili:
• obiettivi chiari per l’efficientamento degli edifici pubblici, che renda possibile definire una data di spegnimento della centrale a gas (obiettivo ambizioso ma necessario, viste le condizioni di dipendenza in cui ci pongono i combustibili fossili);
• una strategia per la riduzione dei volumi bruciati dall’inceneritore, a partire dalla chiusura della terza linea, passando per la promozione delle buone pratiche e dal passaggio ad un sistema porta a porta con tariffa puntuale per ottenere più risorse e meno rifiuti da incenerire;
• un ripensamento della mobilità cittadina: come diciamo anche nella petizione Brescia al Passo coi Tempi, firmata da migliaia di cittadini e decine di attività commerciali, chiediamo che il centro storico venga dedicato interamente alle persone, aperto a tutte le forme di mobilità dolce e chiuso al traffico veicolare privato entro l’anno;
• ampliare e rendere più preciso il monitoraggio della qualità dell’aria, rivedere ed attuare il piano di risanamento: la comunicazione deve avvenire ogni 6 mesi e le centraline non dovrebbero funzionare a scatti; l’attuale situazione non conviene a nessuno: le multe all’Europa le paghiamo lo stesso tutti noi. Chiediamo dunque che si affrontino seriamente e con le risorse adeguate anche le emissioni da riscaldamento domestico a biomassa (legna e pellet) e da agricoltura/allevamenti;
• una comunicazione trasparente da parte di A2A sulle modalità di calcolo del fattore di conversione che renda pubblici anche i principali dati di input e di calcolo, con richiesta che le Istituzioni competenti in materia (Regione Lombardia, ENEA, MiTE) correggano le modalità di attribuzione della classe energetica dei fabbricati allacciati alle reti di teleriscaldamento;
• stimolare rapidamente e ad ampio spettro la creazione diffusa di comunità energetiche cittadine, come strategia per rispondere al fabbisogno di energia elettrica e contrastare fenomeni di povertà energetica”.

Fridays For Future global strike sciopero ambiente venerdì 25 marzo 2022

“Alcune delle azioni che abbiamo indicato sono state già proposte da anni da diverse realtà del territorio come Legambiente, 5R zero sprechi e Basta Veleni e supportate anche da Fridays for Future Brescia, ma nessuna di queste ha trovato attuazione. Per quale motivo? Non è mai troppo tardi per applicarle, ma va fatto subito. Serve la volontà politica: l’inazione ha un costo altissimo in termini di vite umane, colpite nella nostra città dall’inquinamento e nel mondo dalla crisi climatica”.
“Per fare tutto questo ribadiamo che un aspetto centrale è quello del reale coinvolgimento della popolazione, senza il quale una giusta e rapida transizione non potrà mai avvenire, a nessun livello. Altrimenti addio serio efficientamento, addio obiettivi climatici e addio PAESC, che avete approvato dopo aver dichiarato l’emergenza climatica a fine 2019. Senza piani attuativi seri, anche il PAESC rimane un ennesimo piano vuoto”.

Fridays For Future global strike sciopero ambiente venerdì 25 marzo 2022

“Non ci possiamo minimamente accontentare di ‘andare nella giusta direzione’ o di ‘fare qualcosa’. Come abitanti di un Comune che ha dichiarato emergenza climatica e che dice di volere la pace, riteniamo che si debba semplicemente fare tutto ciò che si è in grado di fare al fine di contrastare ciò che minaccia il nostro futuro e tagliare il supporto ai ‘dittatori fossili'”.
“E no, non diteci che state facendo letteralmente ogni cosa che potreste fare”.
“Per questo chiediamo di fissare un incontro per ribadire al meglio le richieste che lo scorso 25 marzo abbiamo portato in piazza assieme a migliaia di giovani e decine di associazioni. Nel frattempo, buona crisi climatica”.
Firmato: Fridays for Future, Arci, Legambiente Brescia, Studenti per Udu, UniBs for SDGs, InterGAS, GASsoso, GAS Vallegarza, GASino di Caino, GASbeato di Collebeato, GAS Castenedolo, Tavolo Basta Veleni, 5R zero sprechi.

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