Veleni killer nell’aria di Brescia, esposto del Codacons al tribunale

(red.) Oltre 10mila decessi prematuri legati all’esposizione a Pm2,5 in Lombardia nel 2019. Un contro tragico elaborato da OpenPolis sui dati della European environmental agency, Agenzia europea per l’ambiente secondo cui «l’inquinamento atmosferico è la principale causa di morte e malattia in Europa».

Il particolato sottile è un killer subdolo: particelle di diametro inferiore ai 2,5 millesimi di millimetro, capaci di penetrare in profondità nel sistema respiratorio, correlate a tumori e patologie come l’obesità, il diabete, Alzheimer. Le morti premature in Europa sono state 307 mila nel 2019, in calo rispetto ai 400mila del 2013. In Italia, il record va alla Lombardia, con tre province ai primi posti.
Con 127 morti premature ogni 100mila abitanti, Cremona è maglia nera in Italia, 40esima posto in Europa. Seguono Brescia e Mantova con 123 decessi ogni 100mila abitanti.  Se si guarda ai numero assoluti, Milano è prima in Lombardia con 3.466 morti. Le concentrazioni di Pm2,5 tuttavia sono in costante calo.
Il Codacons, valutando la gravità della situazione, fa esposto alla Procura della Repubblica di Brescia per i morti che tristemente si accumulano senza alcun intervento efficace da parte dell’amministrazione.

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