Depuratore del Garda, i parlamentari bresciani disertano l’incontro

Nessuno ha risposto all'appello rivolto agli eletti della nostra provincia dal Comitato che dal 9 agosto presidia la piazza davanti alla Prefettura. E che giovedì sarà ascoltato alla Camera dalla commissione Ambiente.

(red.) Si lamentano gli ambientalisti che dal 9 agosto presidiano palazzo Broletto per protestare contro le scelte del commissario per il depuratore del Garda (che poi è il prefetto Attilio Visconti) il quale ha approvato il progetto che fa confluire i reflui dell’impianto nel fiume Chiese. E lamentano l’insensibilità al tema ambientale dei parlamentari bresciani eletti alla Camera e al Senato per tutti i partiti: destra, sinistra, centro. Erano stati invitati sabato mattina in piazza Duomo a Brescia per un incontro informativo sull’argomento, ma nessuno si è presentato. Di più: solo uno – il Pd Alfredo Bazoli – ha avvisato, dagli altri neppure una chiamata, una mail per declinare l’invito. Tutti assenti. Mentre Vito Crimi e Claudio Cominardi (M5Stelle) hanno delegato a rappresentarli il consigliere regionale Dino Alberti.

Insomma, solo un parlamentare era presente, ma si trattava di un bergamasco – Devis Dori (LeU) – che sul problema ha anche firmato un’interpellanza al ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani perché si trovino “soluzioni alternative rispetto a quella annunciata dal commissario straordinario, compresa quella di ristrutturare e potenziare l’attuale sistema di depurazione sublacuale”.
“La popolazione”, ha aggiunto Dori, “si vede imporre una soluzione non condivisa. Il fiume Chiese e il lago di Garda non sono questioni solo bresciane, ma patrimonio di tutti: si deve iniziare a ragionare in un’ottica di macro-provincia”.

Questa domenica sono in programma tre incontri in provincia per informare i cittadini della questione depuratore del Garda: a Desenzano alle 9,30 in piazza Malvezzi , a Lonato alle 10,30 nella piazza vicino al municipio e a Padenghe alle 11,30 davanti al municipio.
Giovedì 7 ottobre è invece in agenda l’audizione del Comitato di coordinamento del presidio davanti alla Commissione ambiente della Camera.

 

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