Idro, protocollo d’intesa per tutelare lago e fiume Chiese

Sottoscritto un "protocollo d'intesa" tra i sindaci di Anfo, Idro, Bagolino, Bondone e la "Federazione del Tavolo delle Associazioni che amano il fiume Chiese e il suo lago d'Idro" per la salvaguardia ambientale del territorio dell'Eridio.

(red.) I Comuni bresciani di Bagolino, Anfo, Idro e quello trentino di Bondone uniti in un’intesa per tutelare il lago d’Idro ed il fiume Chiese.

Martedì 14 settembre, a Ponte Caffaro, i quattro sindaci (per Bagolino Gianzeno Marca, per Anfo Umberto Bondoni, per Idro Aldo Armani ed il commissario prefettizio Carlo Bertini per Bondone) insieme a Gianluca Bordiga, presidente della “Federazione del Tavolo delle Associazioni che amano il fiume Chiese e il suo lago d’Idro”, hanno firmato un protocollo d’intesa, frutto di “molti mesi di confronto sulla tematica della salvaguardia complessiva del Patrimonio ambientale insostituibile del bacino idrografico del Chiese, ovvero per la salvaguardia del Fiume Chiese e del suo Lago d’Idro”.

“Il Protocollo d’intesa”, hanno spiegato i primi cittadini insieme con Bordiga, “è stato concepito per essere aperto alla collaborazione su questa urgente tematica a tutti gli altri 27 Comuni del bacino idrografico del Chiese, tutti i Comuni dalla sorgente alla foce”.

I fautori di questo Protocollo d’intesa “auspicano che quanto prima si instaurino contatti con gli altri 27 Comuni, al fine del loro ingresso nel nell’intesa, proprio per le condivisibili finalità, e precisano che l’ingresso nel ‘Protocollo’ non avrà una scadenza, ovvero sarà sempre possibile in ogni momento; ma prima lo si fa e più ampia e forte sarà l’azione complessiva e sinergica di salvaguardia dell’intero Patrimonio ambientale del bacino idrografico del Chiese”.

lago idro

“Il bacino lacuale di Idro”, come si legge nella premessa dell’accordo, “non è un mero serbatoio a disposizione delle attività produttive, come qualcuno vorrebbe, ma un lago alpino e come tale un bene di tutti, che merita di essere gestito con attenzione e lungimiranza”.

L’obbiettivo comune è quello di salvaguardare il lago e le sue acque, di interesse naturalistico ma anche turistico, visto che il bacino di utenza, durante il periodo estivo ed invernale arriva a toccare le 100mila presenze a fronte di una comunità residente di 7mila abitanti.

Fiume Chiese

Il lago d’Idro, viene spiegato nel protocollo d’intesa, è naturale, di origine glaciale, mentre il fiume Chiese nasce dal ghiacciaio dell’Adamello per sfociare nel fiume Oglio dopo aver bagnato 31 Comuni mentre attraversava tre province in due regioni.

“Le eventuali spese di funzionamento per attivare le iniziative”, viene spiegato dai sindaci e dalla federazione, “verranno di volta in volta deliberate e ripartite tra i Comuni associati, in base ad un criterio di valore medio calcolato tra l’ampiezza demografica, e tra l’estensione costiera dei propri territori sul lago e sul fiume”.

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