Cesio, a Brescia oltre 6 mln per la bonifica

Sbloccati i fondi anche per la Metalli Capra di Capriano, che ha ottenuto un finanziamento statale da 1 milione di euro.

(red.) Oltre 6 milioni di euro per la messa in sicurezza dei siti di stoccaggio di rifiuti radioattivi bresciani. Questo il risultato ottenuto dal prefetto di Brescia, Attilio Visconti, dopo una lunga trafila burocratica durata anni e che, grazie alla tenacia del rappresentante dello Stato, ha permesso anche alla Metalli Capra di Capriano di essere tra i beneficiari.

Nel sito, lo ricordiamo, sono conferite oltre 80mila tonnellate di scorie metalliche contaminate da Cesio137: sono stati installati otto serbatoi per la raccolta del percolato e Regione Lombardia ha approvato una mozione sulla messa in sicurezza del sito della ex raffineria, nella quale, però, vengono anche illustrati  i limiti delle possibilità d’intervento del Pirellone, poichè la competenza per questo tipo di bonifiche è in capo al Governo nazionale.

Regione Lombardia ha chiesto al ministero dell’Ambiente d’intervenire mettendo a disposizione del prefetto almeno altri 5 milioni di euro, oltre al milione già stanziato lo scorso novembre. Il progetto prevedeva, infatti, un importo minimo di 6 milioni di euro per affrontare le problematiche connesse alla gestione della discarica. Esse riguardano la necessaria messa in sicurezza del sito ed anche, in questa fase, lo smaltimento del percolato che quotidianamente si produce.

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La Metalli Capra era stata inizialmente esclusa dalla dote finanziata dal Ministero della Transizione ecologica, ma poi, grazie all’intervento della Prefettura bresciana, la situazione si è sbloccata e il sito di Capriano è stato riammesso tra i candidati al finanziamento, ottenendo 1 milione di euro. Ne servirebbero tuttavia altri 5 per effettuare una bonifica completa.

Il Governo ha quindi poi stanziato altri due milioni da suddividersi tra i siti di Montirone (Raffineria Metalli Capra) e Castel Mella (Raffineria Metalli Capra) per bonificare le scorie.
Anche alla Iro ( Industrie Riunite) di Odolo è stato destinato un altro milione di euro, mentre alla Service Metal Company di Mazzano spettano 125.830 euro per lo stoccaggio di materiale radioattivo.

Due milioni di euro, infine, per l’Alfa Acciai di Brescia, per potenziare la sicurezza di 500 tonnellate di metallo che vennero fuse con una partita di rottami contaminati da Cobalto 60 e Cesio 137, e per la Cagimetal che conserva, nel suo sito, 1.800 tonnellate di scorie contenenti Cesio.
Complessivamente, dunque, a Brescia sono stati destinati fondi per un ammontare di 6.125.830 euro.

 

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