Caso Caffaro, “dopo 19 anni è giunto il momento di agire: si faccia la bonifica”

(red.) “Con le contestazioni avanzate dalla Procura di Brescia ai vertici della Caffaro di ‘Disastro ambientale’ e ‘falso in bilancio’, per i quali sono stati emessi gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari, si è scritto oggi l’ennesimo amaro capitolo intorno al sequestro Caffaro. Una vicenda che, come Verdi, seguiamo da diverso tempo e che certifica il fallimento delle istituzioni locali che non sono state in grado di agire su una gravissima emergenza sanitaria e ambientale”. Così in una nota la co-portavoce dei Verdi Elena Grandi e l’escecutivo dei Verdi di Brescia, che proseguono:

 

“In questa lunga battaglia abbiamo sempre rivendicato che dalle parole si passasse ai fatti, con provvedimenti tempestivi a tutela della salute dei cittadini bresciani. Alla luce della notizia dell’esecuzione del decreto di sequestro preventivo a carico degli amministratori della Caffaro da parte della Procura di Brescia, è arrivato il momento di avviare un’operazione di bonifica, rispettando il principio secondo cui ‘chi inquina paga’ trovi concreta applicazione. Dopo 19 anni di scelte scellerate e rimbalzi di responsabilità fra i vari enti preposti è giunto il momento di agire e sanare una situazione insostenibile per tutte le cittadine e i cittadini che, come sempre, pagano il prezzo più alto”.

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