Fanghi tossici, l’amministrazione regionale risponde ai 5 Stelle

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(red.) La giunta regionale della Lombardia ha risposto all’interrogazione del M5S Lombardia che chiedeva un incremento dei controlli e tracciabilità certa sullo spandimento nei campi agricoli di fanghi di depurazione, gessi di defecazione e ammendanti e all’interrogazione sulle indagini sullo smaltimento illegale di gessi di defecazione su terreni agricoli di Brescia, oggetto di un’indagine dei carabinieri forestali. M5S chiedeva tra l’altro chiarimenti sui rapporti tra l’azienda coinvolta nel caso giudiziario, il direttore dell’Agenzia interregionale per il fiume Po, Luigi Mille, e i vertici di Regione Lombardia.

L’assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo ha spiegato che lo sversamento di gessi inquinanti preoccupa anche la giunta regionale, ma non si tratta di fanghi che restano sottoposti a un rigido sistema di controlli. Più volte la Lombardia ha chiesto al governo un decreto specifico per equiparare fanghi e gessi di defecazione.
“Prendiamo atto della richiesta della Lombardia al governo, ovviamente sosterremo anche noi l’iniziativa nelle sedi opportune”, commenta Dino Alberti, consigliere regionale del M5S Lombardia. “Contestare però, Come ha fatto l’assessore Cattaneo, l’inazione del ministero dell’Ambiente è quantomeno errato e lo si fa in mala fede: regolamentare l’uso dei gessi compete infatti in via esclusiva al ministero dell’Agricoltura. Ribadiamo quindi la richiesta, insieme a tutto il consiglio, di aumentare i controlli con più risorse all’agenzia regionale Arpa. La Lombardia può farlo ma su questo l’assessore Cattaneo, ancora una volta, non ha garantito nessun impegno regionale o rassicurazione”.

Sul caso giudiziario occorso a Brescia l’assessore Pietro Foroni ha spiegato che il direttore dell’Agenzia interregionale per il fiume Po ha fatto domanda di prepensionamento l’1 giugno, una scelta personale, e che i fatti oggetti di contestazione non riguardano l’attività di Aipo. “L’ennesimo scandalo giudiziario che sembrerebbe lambire la regione”, prosegue Alberti “merita che l’assessorato e la regione agiscano, per regolamentare la diffusione dei gessi, cosa che la Lega in Lombardia e a Roma non ha mai fatto. La Lombardia sostiene di aver più volte chiesto al governo un decreto specifico per equiparare fanghi e gessi di defecazione. Sarebbe utile dimostrare atti alla mano quando e come queste richieste sono state fatte. Il direttore di Aipo andava allontanato. Non è questione di garantismo ma di garantire che nelle posizioni apicali delle agenzie ci siano persone interessate esclusivamente al buon andamento della pubblica amministrazione e alla salute dei lombardi”.

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