“Apriti cielo”, Rete Ambiente Lombardia chiede un’aria migliore…da respirare

(red.) Una petizione per il “diritto di respirare” diretta ad amministratori pubblici comunali, provinciali e regionali. Un gruppo di associazioni ambientalista della nostra regione ha fondato Rete Ambiente Lombardia. L’idea è quella di creare un confronto tra cittadini e società civile e politica, per ottenere una serie di miglioramenti sull’aria lombarda, una delle peggiori di tutta Europa purtroppo.

 

“Tra fatti di cronaca e pandemia, ultimamente si discute molto sul tema del diritto a respirare: un diritto che dovrebbe poter essere garantito a tutte e a tutti, senza discriminazione alcuna… Eppure molti sembrano ignorare come, soprattutto, l’inquinamento atmosferico stia mettendo sempre più a repentaglio questo nostro bisogno fondamentale. Si calcola che nel solo anno 2015 —ben prima del Covid quindi!— più di 500mila persone siano morte in Europa a causa delle conseguenze legate all’inquinamento da polveri sottili: lo stesso, sconvolgente numero totalizzato dalla guerra in Siria, a nove anni dal suo scoppio.
Ora, con l’esplosione della pandemia, mentre si discute ancora se il particolato nell’aria possa essere realmente impiegato dal virus come vettore di trasmissione, si stanno, invece, moltiplicando gli studi sulla stretta correlazione tra inquinamento atmosferico e incidenza del Covid-19, anche in riferimento agli effetti nocivi che l’inquinamento ha sulla salute: soprattutto sull’apparato respiratorio e cardiocircolatorio, sul metabolismo, sul sistema immunitario e sul sistema cognitivo”.

 

E che aria tira in Lombardia? “Se pensiamo per un attimo alla conformazione della Pianura Padana, stretta com’è tra le montagne, ci accorgiamo come non sia possibile un deflusso sufficiente di aria, per cui, specie nei mesi invernali, si presenta perennemente il famoso effetto stagnazione, con il conseguente innalzamento dei valori delle polveri sottili e degli altri inquinanti. Ciò lo si avverte non solo nelle città lombarde, soffocate ormai dal traffico, dalle attività industriali e dai sistemi di riscaldamento, ma anche nell’Hinterland, in campagna, nelle valli dove, oltre all’impatto della mobilità, si aggiungono gli inceneritori, gli allevamenti intensivi e gli scarti della produzione agricola, i fertilizzanti, i fanghi per la concimazione, i fuochi illegali: fenomeni tutti che, oltre all’atmosfera, vanno ad impattare il suolo e l’acqua che beviamo.
Nel nostro territorio—altamente industrializzato—si rilasciano quotidianamente nell’aria ossidi di azoto, particolato, acidi, metalli pesanti, formaldeide, ammoniaca, benzene, IPA, diossine e altri pericolosi veleni che sono notoriamente cancerogeni e causano diverse malattie: otre a ricorrenti fastidi olfattivi, molti registrano, reazioni allergiche pesanti, problemi polmonari, diverse malattie invalidanti riconducibili a condizioni ambientali pessime.
Il Covid ha avuto solo la forza di evidenziare problemi che sono strutturali nella nostra regione e che hanno profonda attinenza con la questione ambientale: le carenze del sistema sanitario di prevenzione e territoriale, i disservizi di un sistema di trasporto pubblico sempre al collasso, l’irrespirabilità dell’aria che ha favorito il condizionamento della mortalità da Covid. Basti solo fare un esempio: le due città più straziate dalla pandemia, Bergamo e Brescia, sono anche quelle con i valori più alti in Europa per presenza di particolato fine nell’aria.
Tuttavia, il problema è generale: siamo tutti esposti a quest’aria avvelenata che ha un forte impatto, soprattutto, sui più piccoli, sugli anziani e le persone più fragili. Persino i giardini in cui cerchiamo beneficio per la nostra salute e gli orti, da cui non raramente ricaviamo il cibo, sono esposti a condizioni ambientali troppo compromesse.
Di fronte alla gravità di questa situazione, numerosissime associazioni, comitati e coordinamenti ambientalisti, presenti e operanti sul territorio lombardo, hanno deciso di fare fronte comune affinché il problema urgente e non più rimandabile del diritto a respirare aria pulita in Lombardia si traduca al più presto in politiche attive e fattive”. 


Per questo è stata costituita RETE AMBIENTE LOMBARDIA: rivolgendosi agli amministratori comunali, provinciali e regionali lombardi, ha lanciato una petizione sulla piattaforma Change.org al seguente indirizzo www.change.org/ApritiCielo, nella quale chiede, anzitutto, l’apertura di un confronto istituzionale stabile con la Regione, dove l’associazionismo ambientalista e la società civile possa avere voce in capitolo, avvalendosi anche dell’apporto tecnico scientifico di organismi indipendenti.

Rete Ambiente Lombardia

RETE AMBIENTE LOMBARDIA è formata dalle seguenti associazioni:
AIE ASSOCIAZIONE ITALIANA ELETTROSENSIBILI
AMICA ASSOCIAZIONE MALATTIE DA INTOSSICAZIONE CRONICA E AMBIENTALE
ASSOCIAZIONE VIVAMBIENTE DI CASTELNUOVO BOCCA D’ADDA (LODI).
CIRCOLO LEGAMBIENTE FRANCIACORTA (BS)
CIRCOLO VEDO VERDE LEGAMBIENTE CREMONA
CITTADINI PER L’ARIA ONLUS
COMITATO AMBIENTE & SALUTE PER CASARILE (MI)
COMITATO ARIA PULITA SERMIDE E FELONICA (MN)
COMITATO BIANCOSPINO DI SPINADESCO (CR)
COMITATO LA GOCCIA (MI)
COMITATO DI QUARTIERE 3 CREMONA
COMITATO SALVIAMO LA BRUGHIERA (VA)
COMITATO TERRITORIALE UISP DI BRESCIA
COORDINAMENTO COMITATI CONTRO LE AUTOSTRADE CR-MN E TI-BRE
COSTITUENTE CLIMA CREMONA
CREA FUTURO PER L’ECONOMIA CIRCOLARE (CR)
EXTINCTION REBELLION MILANO
FRIDAYS FOR FUTURE LOMBARDIA
GAM GRUPPO AIUTO MESOTELIOMA ODV (LC)
GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE DI: BRESCIA, BOTTICINO, CAZZAGO, ISEO, GAVARDO, VILLANUOVA, NUVOLERA, OSPITALETTO, POLPENAZZE, MANERBA, PUEGNAGO, LOGRATO, COLLEBEATO, RODENGO SAIANO, REZZATO, OME, CASTENEDOLO, FLERO, MAZZANO
GRUPPO ARIA PULITA BASIANO (MI)
GRUPPO ECOLOGICO EL MUROON ( CR)
INTERGAS BRESCIA
ISDE MILANO
ISTITUTO INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE MARIO PAVAN
MAMME CONTRO L’INCENERITORE E FONTI INQUINANTI (MN)
MEDICINA DEMOCRATICA BRESCIA
NO TRIV LOMBARDIA
MOVIMENTO PER LA DECRESCITA FELICE – BRESCIA
OFFICINA LAUDATO SÌ BRESCIA
RESPIRIAMO RONCO (MB)
RETE ALTERNATTIVA BRESCIA
RIPULITECI L’ARIA VARESE
SESTO MALE – INCUBATRICE DI IDEE SOSTENIBILI (MI)
TAVOLO PROVINCIALE BASTA VELENI BRESCIA
UDS UNIONE STUDENTI LOMBARDIA
UNI.CO.MAL. UNIONE COMITATI MALPENSA
WWF BERGAMO – BRESCIA
6000 SARDINE BRESCIA

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.