Bedizzole: no delle associazioni al progetto di trattamento rifiuti di A2A

Comitati e ambientalisti, dopo la Conferenza dei servizi: “I dati ambientali e il quadro generale sono peggiorati. La nuova proposta è più impattante di quella già bocciata dalla Provincia lo scorso anno”.

(red.) “Si è svolta la prima Conferenza dei servizi per discutere il ‘nuovo’ progetto presentato da A2A per un impianto di trattamento dei rifiuti umidi con produzione di biometano a Bedizzole, ai confini con Calcinato e Lonato (Bs)”, si legge in un comunicato diffuso da Comitato Cittadini Calcinato, Laboratorio Ambiente, Rete Ecologica Lombardia, Ambiente Futuro Lombardia Tutela Salute. “A2A avrebbe dovuto presentare il ‘nuovo’ progetto di impianto, mentre i tecnici hanno meramente illustrato solo alcune slide, peraltro non significative e carenti dei chiarimenti richiesti dalla Provincia all’atto del diniego (al precedente progetto). Il progetto (non) ripresentato da A2A, attentamente scandagliato dai tecnici dei Comitati e delle Associazioni ambientaliste, è un maldestro e rustico copia e incolla del precedente, bocciato dalla Provincia di Brescia solo lo scorso ottobre, riportando tra l’altro alcuni elementi peggiorativi”.

“Nulla cambia, quindi, per il colosso semi pubblico”, prosegue la nota, “che evidentemente conta sulla politica e non su un buon progetto per l’eventuale approvazione dello stesso. Identico il luogo dove A2A chiede di realizzare l’impianto: Bedizzole, in una situazione di pressione ambientale e di presenza di realtà insalubri già oltre i limiti definiti da tutte le norme europee e nazionali. Rispetto allo scorso anno ed al progetto clone numero uno, oltre agli aspetti tecnici, anche la situazione ambientale, della qualità dell’aria e dei rischi per la salute pubblica, è peggiorata. Entro la scadenza dei termini per presentare le osservazioni al progetto, Comitati e ambientalisti presenteranno una dettagliata e corposa documentazione tecnico-scientifica, impiantistica in grado di demolire qualsiasi velleità del colosso bresciano-milanese attraverso più di 87 solidi motivi ostativi”.

“Poiché i ‘tecnici’ di A2A hanno esercitato uno sforzo minimo per copiare e incollare il progetto già bocciato e apportare alcuni peggioramenti, restano evidenti alcuni dati che dovrebbero allarmare i cittadini e gli amministratori locali (i quali, invece, fanno per lo più a gara per arruffianarsi le clemenze e le simpatie di A2A”, afferma Stefano Apuzzo, Direttore di Laboratorio Ambiente e già deputato ambientalista, con gli/le esponenti di tutti i Comitati e le associazioni coinvolte.

“Vediamo, in estrema sintesi solo alcune delle criticità non risolte del fumoso progetto di A2A”, continua il documento di Comitato Cittadini Calcinato, Laboratorio Ambiente, Rete Ecologica Lombardia, Ambiente Futuro Lombardia Tutela Salute.
1. Aumenterà di molto il traffico pesante.
2. L’impianto non è collegato alla rete fognaria e, tuttavia, deve smaltire enormi quantità di reflui.
3. Il flusso emissivo previsto sarà di ben 270.000 m3/h pesantemente “gravato” di contaminanti, soprattutto ammoniaca: si pensi che ne verranno emessi circa 32 chilogrammi al giorno (11 tonnellate/anno).
4. L’area è già gravata da ben documentati problemi odorigeni (l’impianto di A2A aggraverà significativamente il quadro).
5. La zona, oltre ad essere interessata dalla devastazione per la tratta dell’alta velocità (a distanza di 1 km), è già estremamente satura di impianti, di discariche e di realtà di trattamento rifiuti ad elevato impatto ambientale (parametro dell’indice di pressione già abbondantemente superato). Sotto questo aspetto le analisi degli impatti (di vario tipo), dell’impianto sull’ambiente inoltrate dal proponente non forniscono risposte esaurienti (e allo stato dei fatti non potrebbero nemmeno farlo vista la compromissione del territorio), mostrandosi tra l’altro molto spesso in sé incomplete e contraddittorie.
6. Il nuovo impianto per trattare, inizialmente, 75 mila tonnellate anno di rifiuti umidi urbani, FORSU e per produrre Biogas e poi Biometano, verosimilmente in futuro intenderà ampliarsi, accogliendo rifiuti da tutta Italia (un film già visto).
7. Infine, come ribadito di recente dall’AGCM (Agenzia per la Concorrenza del Mercato) e dal CONAI in base ai dettami dell’economia circolare e relative direttive europee, la frazione umida dei rifiuti urbani, come tutte le frazioni raccolte separatamente, ha un valore economico e va assegnata tramite gara di evidenza pubblica, al miglior offerente, secondo criteri di trasparenza, economicità ed efficienza. A2A invece conta di conferire al proprio impianto la Forsu raccolta dalle proprie aziende controllate.
“Avremmo gradito che le amministrazioni comunali di Bedizzole e Calcinato avessero coinvolto la cittadinanza per informare sul nuovo progetto soprattutto perché il termine per le osservazioni è il 05/06/2021″.

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