Emergenza Aria, Basta Veleni: “Situazione inquietante, lo dicono i dati”

Tutte le centraline monitorate sono nella soglia di allarme, e abbiamo già consumato più della metà dei giorni previsti dalla normativa vigente.

(red.) Il Tavolo provinciale Basta Veleni di Brescia ha lanciato l’allarme sulla situazione dell’aria. “Se i dati prima del weekend attestavano uno stato dell’aria a dir poco preoccupamte, quelli ricavati dalla lettura dei dati fatta oggi, che tengono conto degli ultimi 5 giorni, sono davvero inquietanti”, si legge in una nota.

Tutte le centraline monitorate sono nella soglia di allarme, e abbiamo già consumato più della metà dei giorni previsti dalla normativa vigente. “Le centraline del Broletto e del Villaggio Sereno, da sempre considerate obsolete, dimostrano, se nacora ce ne fosse bisogno, che è impossibile certificare tutti i dati che dovrebbero raccogliere. In particolare, la centralina da traffico del Broletto che ricordiamo, posizionata in una ZTL, dopo aver superato la soglia di tolleranza con un valore doppio per 3 giorni consecutivi, non ha più raccolto dati!!! Quella del Sereno, invece, ha evidenziato una situazione quasi analoga: ci risiamo!!! Anche le 2 nuove centraline cominciano a dare i primi segni di black out nel mese di febbraio. Ci chiediamo come faccia il Sindaco di Brescia a dichiarare che nel corso degli anni precedenti la situazione dell’aria di Brescia sia andata migliorando, quando anche allora le centraline si inceppavano, fornendo, quindi, dati non completamente attendibili”.

“O il nostro Sindaco è mal informato di suo”, chiosano gli ambientalisti, “o chi lo dovrebbe tenere aggiornato, come l’Assessora all’Ambiente, non lo fa in modo responsabile. Di sicuro non abbiamo mai sentito l’Amministrazione comunale prendere posizione contro le centraline a singhiozzo, sia prima che dopo ed ancor più rivendicare atti concreti nei confronti delle 2 nuove centraline che solo la nostra lotta ha reso possibile l’avvio, anche se, purtroppo, in modo parziale, se consideriamo che alcuni inquinanti micidiali per la salute come le PM10 in un caso e le PM2,5 nell’altro, non vengono da queste registrati, vedi allegati, sito Comune di Brescia e ARPA Lombardia. Sembra quasi che ormai, indifferentemente, si prendano gioco di noi e, soprattutto, della pazienza che in tutti questi anni abbiamo dimostrato cercando di porre un freno ad una situazione dai risvolti pesanti per la salute. Proprio ieri, il Sindaco di Brescia, che ricordo è la massima autorità sanitaria della città, riconosciutagli per competenza dallo Stato, ha preso responsabilmente posizione sulla necessità di contenere  il contagio da Covid che a Brescia sembra fuori controllo, ma nello stesso tempo ha taciuto sul fatto che l’aria della città è in stato di allarme, contrariamente ad altri suoi predecessori che, in casi analoghi, hanno sempre ritenuto doveroso informare la cittadinanza! Forse pensa che due problemi di questa portata, diffusi in contemporanea, siano troppi per rischiare di terrorizzare la popolazione della città? A tal proposito vorremmo ricordare che anche in passato il primo cittadino non è mai è uscito pubblicamente per sollecitare, quantomeno, le persone più fragili (anziani e bambini) a restare a casa durante le giornate in cui si manifestavano gli esuberi di inquinanti in atmosfera. Pertanto, riteniamo maturi i tempi per avviare azioni e provvedimenti adeguati alla necessità del caso nei coonfronti del Comune di Brescia, della Provincia e della Regione. Contemporaneamente pensiamo sia altrettanto importante assumere una ferma posizione nei confronti della sede milanese di ARPA LOMBARDIA che ha la completa titolarità in materia di controllo del sistema di monitoraggio della qualità dell’aria a Brescia come nel resto della regione”.

 

I DATI CHE FANNO PREOCCUPARE CITTADINI E AMBIENTALISTI:QUALITA’ DELL’ARIA AGGLOMERATO URBANO DI BRESCIA (1)

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