Sequestro Caffaro, si muovono Loggia, Pirellone e fino al Senato

Oggi a Brescia conferenza dei capigruppo, domani in Lombardia tavolo tecnico e annunciata un'interrogazione.

(red.) La situazione dell’inquinamento allo stabilimento della Caffaro di Brescia era ormai nota da tempo e confermata anche dagli ultimi campionamenti preoccupanti dell’Arpa. Ma il sequestro dell’area tra via Nullo e Milano alle prime ore di ieri mattina, martedì 9 febbraio, è diventato un caso nazionale ponendo Brescia al centro dell’attenzione sull’asse Brescia-Milano-Roma.

Nella giornata di oggi, mercoledì 10, a palazzo Loggia si terrà una conferenza dei capigruppo per capire cosa succederà, mentre è convocato per domani, giovedì 11 febbraio, a Milano un tavolo tecnico della Regione Lombardia per identificare tutte le misure da mettere in campo, a partire dal mantenimento della barriera idraulica che finora è sempre stata garantita dai lavoratori.

Su questo fronte l’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo ha annunciato che si discuteranno anche i provvedimenti legati al sequestro dell’area. Ma come detto, il caso approderà anche nella Capitale. Il senatore bresciano di Fratelli d’Italia Gianpietro Maffoni ha parlato di un’interrogazione da rivolgere al ministro dell’Ambiente per capire quali attività abbia svolto il commissario straordinario Roberto Moreni e come lo stesso ministero intenda muoversi. Chiedendo anche di anticipare una serie di misure di emergenza nell’eseguire gli interventi verso la bonifica.

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