Presidio Verde davanti alla Caffaro: “Moreni dimettiti”

(red.) Nella mattinata di questo sabato 6 febbraio si è tenuto un presidio in via Nullo a Brescia davanti ai cancelli della Caffaro. Con questa manifestazione i Verdi-Europa Verde Brescia volevano richiamare l’opinione pubblica bresciana sulla grave situazione ambientale in cui versa il sito Caffaro.

“Secondo fonti di stampa”, si legge in una nota del movimento ambientalista, “il livello del cromo esavalente non è mai  stato cosi alto, sono emersi valori  di concentrazione 10-15 volte maggiori del solito. A fronte di una media storica poco superiore ai 100 microgrammi/litro nel pozzo Pz9, al confine dello stabilimento, sono stati registrati 1555 microgrammi/litro di quello che è considerato uno dei più pericolosi contaminanti ambientali”.

“L’azienda inquina ancora e la barriera idraulica per evitare l’inquinamento della falda evidenzia forti criticità”, si legge ancora nel documento. “Le notizie che arrivano  dal  dipartimento Arpa di Brescia sono allarmanti e con una situazione gravissima dal punto di vista ambientale. Non esistono più incertezze, non c’è più nessun motivo per aspettare. Chi ha sbagliato deve pagare fino in fondo, a cominciare dall’urgenza di dare via alla bonifica il più in fretta possibile”.

“I cittadini di Brescia aspettano giustizia”, scrivono i Verdi, che si dicono “fiduciosi nell’azione della magistratura, non ci devono essere sconti per nessuno: chi inquina paga. E il silenzio dell’ amministrazione comunale (come sul rinvio a giudizio di Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A) è assordante. Chiediamo ancora una volta le dimissioni del commissario straordinario Roberto Moreni per aver dimostrato tutta la sua inadeguatezza nell’affrontare questa vicenda. Il nostro obiettivo è quello che si passi dalle parole ai fatti con provvedimenti urgenti a tutela della salute dei cittadini bresciani.Portiamo Brescia fuori da questa grave situazione”.

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