“Bracconiere impenitente”, confermata condanna a 8 mesi

(red.) La Corte di Appello di Brescia ha interamente confermato la sentenza di condanna di un noto uccellatore plurirecidivo per furto aggravato ai danni dello Stato, mezzi non consentiti di caccia, e per maltrattamento (art. 544 ter Codice Penale) perché per crudeltà e comunque senza necessità, catturando vari esemplari di avifauna particolarmente protetta con reti da uccellagione nonché detenendoli quali richiami vivi in condizioni assolutamente inidonee rispetto alle loro caratteristiche etologiche, cagionava loro lesioni e in altri casi la morte.

“A seguito dell’apertura del procedimento la Lac- Lega per l’Abolizione della Caccia –  informa una unota – è intervenuta come parte civile nel l’iter giudiziario e la Corte d’Appello ha confermato la colpevolezza del bracconiere recidivo condannandolo a 8 mesi di reclusione, al risarcimento della parte civile e al pagamento delle spese processuali”.
“Il rinomato bracconiere impenitente”, scrive la Lac, “sorpreso almeno una dozzina di volte sulle sue reti da uccellagione, aveva allestito un imponente roccolo (impianto di cattura per uccelli) totalmente abusivo e si è ripetutamente vantato sulla stampa locale di voler continuare a organizzare feste a base di spiedi in onore della ‘Madonna del Buon Bracconiere’, l’ultimo evento è stato rimandato a causa del Covid proprio l’estate scorsa”.

Tale deplorevole celebrazione del bracconaggio, denota non solo una totale assenza di pentimento ma anche uno spregio al difficile lavoro di chi questi reati li reprime.
“Siamo felici per questo importante risultato giudiziario che evidenza la gravità di questo fenomeno ancora ampiamente diffuso nel Bresciano con effetti devastanti sulla fauna selvatica e l’ambiente”, commenta la Lac . “Nonostante la carenza di agenti e mezzi per la l’attività di vigilanza, in nessun altro luogo in Italia si elevano così tante denunce per bracconaggio e caccia illegale come nella roccaforte di Brescia. l bracconaggio rappresenta un oltraggio continuo alle leggi, nazionali e comunitarie, un saccheggio di un patrimonio indisponibile che appartiene a tutta l’Europa”.

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