‘Liberalizzazione’ della caccia al cinghiale? “Sarebbe una scelta folle”

(red.) Il Codacons contro le dichiarazioni dell’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Fabio Rolfi, secondo il quale l’abbattimento dei cinghiali presenti sul territorio della Regione sia l’unico strumento praticabile contro la peste suina.

 

“La proposta”, spiega la nota, “è quella di allungare il periodo di caccia, favorendo una specie di “liberalizzazione” che comporti quindi una vera e propria strage di questi animali nell’assoluta impunità. Una decisione folle che vuole giustificare l’uccisione gratuita di migliaia di cinghiali presenti sul territorio, che non può e non deve essere seguita. Non solo per ragioni etiche, ma anche perché la stessa EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha dichiarato come la caccia non sia uno strumento efficace per ridurre le dimensioni della popolazione di cinghiali selvatici in Europa. Anzi, i cacciatori, con le loro prassi di eviscerazione potrebbero diffondere in maniera incontrollata il virus – denuncia il Presidente del Codacons, Marco Donzelli – Tutto questo è vergognoso e deve essere fermato. Chiediamo alla Regione Lombardia di fermare quello che sta avvenendo e chiediamo a tutti i movimenti di protezione ambientale e tutela degli animali di far sentire la loro voce per protestare contro la folle decisione di liberalizzare la caccia su suolo lombardo.”

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