Caccia, a Cremona due bresciani nei guai: specie protette e richiami

Un 55enne dell'hinterland e un 30enne della Valtrompia sono stati sorpresi in trasferta dai forestali.

(red.) Nella giornata di ieri, lunedì 9 novembre, si è avuta notizia di altre attività condotte dai carabinieri forestali per combattere il bracconaggio nella stagione venatoria e portando a finire nei guai due cacciatori bresciani. In particolare, un 55enne residente nell’hinterland e un 30enne della Valtrompia. Entrambi stava praticando una battuta di caccia tra le campagne della provincia di Cremona.

Peccato che abbiano abbattuto delle specie protette e per questo motivo sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. Il 55enne, gestore di un capanno a Ripalta Arpina, si è visto sequestrare due fucili e 81 carcasse di volatili, di cui 75 di specie protette. Su questo fronte si sta anche indagando la provenienza di un esemplare femmina di migliarino che aveva anellini da verificare.

Nella seconda operazione, a Stagno Lombardo, i forestali hanno sorpreso il giovane valtrumplino che abbatteva uccelli con due richiami acustici elettronici, ovviamente vietati. Tutto il materiale, tra fucile, cartucce e specie abbattute, è stato sequestrato.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.