Verdi Brescia chiedono interventi contro l’inquinamento in città

(red.) “Non è certo un risultato di cui andare fieri, è anzi un dato triste, tristissimo, su cui riflettere, quello che emerge dal dossier ‘Mal’aria di Legambiente assegna a Brescia un bel 3 in pagella e  la colloca ai primi posti della poco piacevole graduatoria delle città lombarde in occasione del 1 ottobre dell’ entrata in vigore delle misure invernali  antismog previste dall’ accordo di bacino padano del 2017 come una delle  città con l’aria peggiore”.
Così i Verdi-Europa Verde Brescia, commentano i dati sull’inquinamento atmosferico della città.
“Oltre ai decessi diretti, infatti, ci sono quelli correlati, come infarti, circa 200 ogni anno, e ictus. In crescita anche i ricoveri ospedalieri, in particolare per l’aumento delle patologie respiratorie, che sono circa 4 mila ogni anno. L’inquinamento generalmente, incide per il 7% nelle cause di morte. Percentuale che sale al 10% nella nostra provincia”.

Gli effetti della quarantena sull’ambiente? “Meno auto in circolazione, meno corse dei trasporti pubblici, azzeramento del traffico cittadino, riduzione dei consumi energetici e delle relative emissioni di locali commerciali, uffici, stabilimenti; tutto questo si è tradotto in un netto miglioramento della qualità dell’aria. . Quindi per noi Verdi-Europa Verde Brescia per  combattere l’inquinamento servono risposte e soluzioni eccezionali per far ripartire la nostra città”.

In che modo? Si chiedono i Verdi bresciani. “Attraverso la promozione di  interventi per una mobilità sostenibile, sviluppo della mobilità ciclistica (la bici è il mezzo che permette il migliore distanziamento sociale); riconversione energetica del patrimonio edilizio cittadino attraverso l’approvazione di un regolamento comunale di edilizia sostenibile che preveda anche incentivi per chi risparmia e realizzazione di parcheggi di scambio”.
Inoltre “incentivare il servizio di car sharing (a Brescia non è mai partito); più smart working, evitare di far entrare ogni giorno 580 auto private che si muovono dal parcheggio sotterraneo di Piazza Vittoria incrementando, di fatto, l’inquinamento cittadino. Una contraddizione che potrebbe essere facilmente evitata attraverso la realizzazione di parcheggi scambiatori nelle zone periferiche e la pedonalizzazione dell’intero centro storico”.

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