Traffico illecito di rifiuti, “complimenti alla Procura”

L'associazione Ambiente Futuro Lombardia, con una nota stampa, è intervenuta sulla notizia.

(red.) L’associazione Ambiente Futuro Lombardia, con una nota stampa, è intervenuta sulla notizia del provvedimento di sequestro di 6 milioni di euro a carico di imprenditori, accusati di aver illecitamente trafficato ingenti quantitativi di rifiuti nella provincia di Brescia. La misura è stata emessa dal GIP presso il Tribunale di Brescia su richiesta del Sostituto Procuratore della DDA Dott. Mauro Leo Tenaglia ed eseguita dalla DIA e dal Gruppo Carabinieri Forestale.

“La nostra recente conferenza stampa per ringraziare e salutare il Dott. Tenaglia davanti al Palazzo di Giustizia di Brescia, è stata più che mai tempestiva. Abbiamo appreso dagli organi di informazione che le indagini erano iniziate nel 2016, e hanno portato così alla scoperta di un ingente traffico di rifiuti illecitamente smaltiti, camuffati come derivanti dal processo di recupero degli stessi.
Le ditte interessate fanno parte della così detta “ECONOMIA CIRCOLARE” che risponde ad una prassi ben conosciuta: una impresa si offre sul mercato per fare attività di recupero di rifiuti, invece di trasformarli in un “non rifiuto”, li cede senza aver eseguito il recupero godendo così del risparmio di costi, conseguendo lauti guadagni e danneggiando la salute delle persone e la salvaguardia dell’ambiente.

Da sempre sosteniamo con forza che le indagini in materia di reati ambientali richiedono tempo, dedizione, risorse umane e mezzi tecnici sempre più all’avanguardia. “Nei reati ambientali non hai l’assassino con la pistola fumante in mano, nei reati ambientali le indagini sono sempre molto lunghe…………”

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