Depurazione acque, il piano dell’Ato per superare le infrazioni Ue

Interessati 25 agglomerati tra depuratori e collettamento. Sessanta interventi per un piano da 288 milioni.

(red.) Nelle ore precedenti a sabato 18 luglio l’Ufficio d’Ambito di Brescia – Ato – che si occupa della programmazione degli interventi sul fronte del ciclo idrico ha presentato un piano di opere e di cantieri con cui iniziare a superare le procedure d’infrazione europee partite dal 2014. E allo studio si prevede un’operazione da 288 milioni di euro con cui garantire la depurazione delle acque. Alcuni cantieri sono già in corso e altri saranno interessati entro il 2023. In particolare si sta mettendo mano a 25 agglomerati (gruppi di Comuni) interessati.

Quindi, spazio al depuratore da costruire a Concesio per i reflui della Valtrompia, ma anche i depuratori di Bagolino, Lograto, Lonato, Mairano, Malonno, Quinzano, Rudiano, Verolanuova, Vobarno, il collettamento a Pompiano a Barbariga, la fognatura di Rovato e a Esine, in Valcamonica. L’Italia nel corso degli anni è stata interessata da quattro procedure d’infrazione di cui due già superate e altrettante da affrontare e che avevano visto inizialmente 65 agglomerati bresciani coinvolti, poi 44 e infine 25 da adeguare.

Si parla di un piano di investimenti con cui realizzare tutti i sistemi di depurazione delle acque da parte dei gestori A2A Ciclo Idrico e Acque Bresciane, anche tramite le bollette degli utenti. Gli interventi sono stati presentati dal presidente Aldo Boifava e dal direttore dell’Ufficio d’Ambito Marco Zemello. Sono circa 60 le operazioni da eseguire che interessano i 25 agglomerati sotto procedura d’infrazione dal 2014. In particolare, i 288 milioni sono stabiliti in più di 100 in corso e altri più di 150 per la progettazione e l’esecuzione entro il 2023. In seguito si opererà anche per rientrare dall’infrazione avviata nel 2017.

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