Carpenedolo, scarica maxi inquinanti: lavanderia sotto sequestro

Ieri mattina la Polizia giudiziaria ha raggiunto l'azienda per porre i sigilli. I titolari sono finiti nei guai.

(red.) Ieri mattina, mercoledì 15 luglio, gli operatori del Gruppo reati ambientali della Polizia Giudiziaria per conto della procura di Brescia hanno raggiunto Carpenedolo, nella bassa, per sequestrare una lavanderia industriale e facendo anche finire nei guai i titolari. Infatti, le indagini hanno appurato che l’attività, senza alcuna autorizzazione di scarico, in realtà smaltiva in modo illecito i reflui e resti delle lavorazioni direttamente nella fognatura pubblica.

Peccato che quegli scarichi avessero una concentrazione di sostanze inquinanti oltre 200 volte i limiti consentiti dalla legge. Rischiando di provocare danni anche alla falda sotterranea. Così per la lavanderia è scattato il sequestro preventivo e per i titolari le accuse di scarico abusivo e sversamento illegale di acque reflue.

Come detto, dal 2013 l’azienda non disponeva del via libera agli scarichi, eppure continuava a farlo tra detersivi e olii. L’indagine che ha portato al sequestro era scattata nel momento in cui l’azienda che gestisce il ciclo idrico e il sistema fognario aveva notato delle alte concentrazioni di inquinanti.

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