Verdi sulla Caffaro: “Ora basta, chi ha inquinato bonifichi subito”

Ambientalisti dopo le esternazioni della procura: "In città il problema esiste ancora: bisogna intervenire subito".

(red.) La Procura di Brescia sta chiudendo l’inchiesta per disastro ambientale sulla Caffaro di via Milano, a Brescia, stabilendo che l’impianto continua ad inquinare con valori di Cromo e mercurio al di sopra dei parametri di legge, e che la barriera idraulica di messa in sicurezza (Mise), che dovrebbe servire per bloccare l’inquinamento dell’acqua sotterranea, non è sufficiente, dato che sono sono state evidenziate delle  forti criticità. “Per noi Verdi-Europa Verde Brescia non esistono più incertezze, non c’è più nessun motivo per aspettare. Chi ha sbagliato deve pagare fino in fondo, a cominciare dall’urgenza di dare via alla bonifica il più in fretta possibile. I cittadini di Bresciani aspettano giustizia. Hanno già pagato un prezzo  altissimo sia dal punto di vista ambientale che in termini di salute”.

Giustamente, come segnalano gli ambientalisti, “le notizie che arrivano dalla procura di Brescia sono allarmanti. Siamo fiduciosi nell’azione della magistratura e, se le accuse dovessero essere confermate, non ci  devono essere sconti per nessuno: chi inquina paga. Il risultato è che oggi, dopo 18 anni di eccessiva cautela e di scelte altalenanti fra cui quella di non presentarsi in giudizio parte civile da parte del Comune contro chi ha inquinato, la situazione è peggiorata ancora e deve essere affrontata con grande energia da parte di tutti gli enti preposti”.
Per i Verdi, dunque, la bonifica non può e non deve aspettare oltre. “Il nostro obiettivo è quello che si passi dalle parole ai fatti con provvedimenti urgenti a tutela della salute dei cittadini bresciani. Una situazione insostenibile che alimenta sempre più la preoccupazioni dei nostri concittadini. Perché sono loro che pagano con la loro salute . Portiamo Brescia fuori da questa grave situazione”.

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