Fase 3, ministro Costa: “Ora serve una normalità più verde”

Con quasi tre mesi di lockdown in cui la natura ha potuto "respirare", "è apparso chiaro a tutti che serve un nuovo modello".

(red.) Per prevenire altri shock dopo il Covid-19 e per rendere la nostra società meno fragile, lo sviluppo economico dovrà essere compatibile con la tutela dell’ambiente, con la giustizia sociale e la riduzione delle disuguaglianze. Le ingenti risorse, nazionali ed europee, mobilitate per fronteggiare la crisi devono essere investite per creare un nuovo modello di sviluppo, incentivando le iniziative pubbliche e private che vanno in tale direzione. È il messaggio dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) emerso durante il terzo e ultimo evento di ASviS Live “Ambiente, salute e società sostenibili: alla scoperta delle connessioni”, svoltosi oggi alla vigilia della giornata mondiale dell’ambiente in diretta streaming, al quale è intervenuto, tra gli altri, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa.  

Questa pandemia ha reso evidenti le interconnessioni tra i fenomeni ambientali e sociali. Non possiamo più ignorarne gli effetti, che determinano costi ingenti in termini di perdita di capitale umano, economico e sociale”, sottolinea Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS che con i suoi 270 aderenti è la più grande rete di organizzazioni della società civile creata in Italia. “Mai come in questo momento storico possiamo determinare il futuro che vogliamo disegnando un progetto per il Paese che preveda una profonda trasformazione, a partire da una migliore organizzazione degli spazi fisici e delle interazioni sociali. I fondi europei sono una straordinaria opportunità da non sprecare, ma dobbiamo migliorare la governance e gli strumenti per assicurare il coordinamento delle politiche pubbliche. A tale proposito, proponiamo la costituzione, alle dipendenze del Presidente del Consiglio, di un istituto per la pianificazione strategica analogo a quelli esistenti in diversi paesi OCSE, che metta in rete le tante competenze esistenti su questo tema nel nostro Paese”.

L’incontro organizzato dall’ASviS, al quale hanno partecipato, tra gli altri, la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi, l’architetto Stefano Boeri, il presidente dell’ISPRA Stefano Laporta e la portavoce dell’Alleanza per l’infanzia Chiara Saraceno, ha evidenziato le interconnessioni tra la progettazione dei sistemi sanitari, degli spazi e del funzionamento delle città e della società, la qualità dell’ambiente e le scelte economiche e aziendali, mostrando come in risposta alla crisi professionisti, istituzioni e imprese stiano ripensando profondamente i loro modelli concettuali e organizzativi. Proprio tali interconnessioni sono alla base delle recenti proposte della Commissione europea per la creazione e l’utilizzo di fondi straordinari per aiutare gli Stati membri a rendere le nostre società più resilienti, sostenibili e giuste. Per celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente, l’evento ha ospitato anche un collegamento con la Living Chapel, un’installazione realizzata nell’Orto Botanico di Roma, punto di riflessione sull’importanza della tutela dell’ambiente, alla luce dell’Agenda 2030 e dell’Enciclica di Papa Francesco Laudato Si’.

“Il Covid-19 ha rivelato quanto tutti i sistemi naturali siano interconnessi con le attività umane e viceversa. Chi si occupa di ecologia lo ha sempre saputo, ma vedere, con l’arresto delle attività, i fiumi, i laghi, i mari e i cieli senza inquinamento è stato sconvolgente”, dichiara il Ministro Costa“All’improvviso la questione ambientale è diventata evidente a tutti, anche a quelli che volevano vedere il re vestito e invece era nudo. Adesso dobbiamo non solo recuperare la nostra normalità, ma creare una nuova normalità verde. Il nostro impegno per il futuro, come Governo e il mio come ministro dell’Ambiente, è ancora più carico di responsabilità perché ora abbiamo l’attenzione di tutti i cittadini”.

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