Discariche abusive, il prefetto chiede l’aiuto anche dei Tornado

Da qualche mese attivi gli elicotteri di Orio al Serio. E nel mirino anche i depositi di veicoli da rottamare.

(red.) Nella giornata di ieri, lunedì 13 gennaio, il prefetto di Brescia Attilio Visconti ha presentato i primi risultati dell’attività condotta nel 2019 dal Nucleo Operativo Ambientale e con riferimento, in particolare, al controllo delle discariche abusive. I numeri parlano di 696 impianti che si occupano di rifiuti in provincia e nel frattempo, da maggio a dicembre del 2019, con l’introduzione del Noa, sono state controllate 250 aziende. Le verifiche hanno portato a 15 denunce a livello penale e a trenta sanzioni amministrative.

Provvedimenti che sono stati emessi dopo i controlli da parte della Polizia provinciale con i carabinieri forestali, i vigili del fuoco, l’Arpa e anche l’Agenzia di Tutela della Salute. Si è anche certificato che sono 65 i Comuni bresciani che ospitano impianti di trattamento dei rifiuti e nel censimento più recente sono state anche individuate un centinaio di zone dove sono presenti discariche abusive o spazi preposti a realizzarne. E sempre ieri, in occasione del primo bilancio di questa attività di controllo, è emersa anche una proposta che potrebbe diventare concreta. L’idea è quella di impiegare anche i Tornado di Ghedi per scoprire i siti abusivi.

Una misura che dovrà trovare prima la collaborazione con l’Aeronautica Militare. Da qualche mese la prefettura conta sull’aiuto di satelliti e anche sugli elicotteri del Nucleo di Orio al Serio, ma prossimamente nei cieli bresciani potrebbero muoversi anche i mezzi militari per individuare i siti anomali. E a livello ambientale non pesano solo le discariche non autorizzate. La prefettura mette nel mirino anche i depositi di veicoli che sono parcheggiati in vari siti e in attesa di essere rottamati.

Si parla di 61 luoghi di questo tipo in 45 paesi bresciani e quindi 2.500 mezzi che rischiano di inquinare l’ambiente. Per questo motivo Attilio Visconti ha annunciato di voler analizzare con precisione il fenomeno partendo dalla conta dei veicoli a rischio e delle aziende che si occupano della rottamazione. Saranno quindi invitate a liberare i propri depositi. Nel frattempo si sta anche studiando un piano di emergenza esterno per lo stoccaggio e lavorazione dei rifiuti: sarebbe l’unico a livello nazionale.

Commenti

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  1. Scritto da ggaggio

    Forse mi sfugge qualcosa ma non mi sembra una grande idea….premesso che basta “googlemaps” per vedere discariche abusive penso sia meno dispendioso e più efficace l’utilizzo di semplici droni.
    Piloti da caccia ( pochi, rari e qualificati) per trovare quello che dovrebbero fare tanti e semplici vigili urbani ?
    Costi esorbitanti, inquinamento inutile ( o esistono Tornado elettrici? ) per un servizio meno preciso ( non possono fermarsi ad osservare i luoghi ) Ma forse mi sfugge qualcosa….se il Prefetto sostiene l’idea….