Passirano, Arpa: metano, pcb e solventi nell’ex cava Vallosa
E' preoccupante la relazione dell'agenzia sulla situazione della discarica. "80 milioni per una bonifica completa".
Più informazioni su

(red.) La discarica ex Vallosa di Passirano, nel bresciano, continua a produrre veleni e ora sale la preoccupazione. Tanto che in una relazione dell’Arpa si parla di alti livelli di Pcb, metano e contaminazioni fino alla falda. A sollevare il caso è stato il circolo di Legambiente della Franciacorta che ritiene insufficiente l’intervento messo in campo dal Comune, con la semplice copertura della cava. Un’operazione da 2 milioni di euro e che l’amministrazione dice di non poter fare di più per la mancanza di risorse.
Entro gennaio 2020, come fanno sapere anche dal Comune, sarà pronto il progetto definitivo ed esecutivo e quindi l’affidamento dei lavori. E per una bonifica completa pare che servano fino a 80 milioni di euro. Non è tutto, perché nella discarica ci sarebbero rifiuti pericolosi e persino pcb difficile da smaltire. Presente anche il metano fino al 64%, oltre a solventi vari.
Il pericolo riguarda anche le falde superficiali e si sta notando uno spostamento delle sostanze verso le profondità. Una situazione che induce il circolo di Legambiente a chiedere alla prefettura di convocare un tavolo, ma anche un esposto alla procura e alla Corte dei Conti per valutare un danno erariale nella mancata bonifica.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.