Ghedi, anche rifiuti pericolosi verso un capannone

La 2C ha avuto il via libera dalla Provincia e dal Comune. Nemmeno Arpa e Ats si sono opposti. E non sarà necessaria nemmeno la valutazione ambientale.

(red.) In un capannone di Ghedi, nella bassa bresciana, potranno arrivare anche rifiuti pericolosi destinati allo smaltimento. Ne dà notizia Bresciaoggi a proposito del fatto che la Provincia e il Comune hanno autorizzato l’ampliamento di un sito di trattamento e stoccaggio alla “2C”. E’ arrivato nei giorni precedenti a sabato 27 luglio il via libera da parte del Broletto all’azienda che ha sede a Montichiari. E anche l’Arpa e l’Ats non hanno sollevato problemi sull’operazione. Tanto che la Provincia non ha ritenuto necessaria nemmeno la valutazione d’impatto ambientale.

All’interno e nei pressi del capannone saranno stoccati rifiuti di elettronica. Parlando di numeri, saranno 11.627 metri quadrati che conterranno 6.590 metri cubi di rifiuti non pericolosi altri 535 metri cubi di rifiuti pericolosi, 15 metri cubi di materiali decadenti, 1.450 metri cubi di materiali in attesa di essere certificati e trattate 10 mila tonnellate di materiali non pericolosi. Ma anche scorie derivanti dalla produzione, scorie di fusione, polveri e particolato e di altro genere. L’azienda potrà anche scaricare nelle fogne pubbliche le acque meteoriche.

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