Caino, fanghi nel Garza. Asvt: sostanze anomale

Lunedì se ne sono accorti gli addetti di una cartiera che usano l'acqua del fiume per produrre. Nessun guasto al depuratore, ma per sversamenti atipici.

(red.) Si stanno vivendo ore di preoccupazione a livello ambientale tra Nave e Caino, nella bassa Valtrompia, nel bresciano, a causa della presenza di fanghi all’interno del fiume Garza. Ne dà notizia il Giornale di Brescia a proposito di una situazione che è venuta alla luce tra lunedì 18 e ieri, martedì 19 marzo. Una cartiera che opera sul posto, infatti, lunedì mattina alla riapertura dell’attività settimanale per produrre carta ha fatto ricorso, come di consueto, all’acqua del torrente. Ma nel momento in cui l’ha trovata torbida, ha dovuto ricorrere ad altre vie per continuare il lavoro e nel frattempo ha anche allertato il Comune di Caino e l’Azienda Servizi Valtrompia che gestisce il piccolo depuratore presente a monte del paese.

L’Asvt ha così scoperto degli sversamenti anomali che hanno portato, all’interno dell’impianto, ad aumentare in modo eccessivo i fanghi dai batteri chiamati a pulire gli inquinanti dei reflui civili. E così il prodotto finale è finito nel Garza. Da lunedì pomeriggio proprio i tecnici di Asvt sono al lavoro per pulire le vasche e si stanno analizzando le sostanze per poter risalire ai responsabili. “Come già anticipato da Arpa e Provincia di Brescia si è verificato un malfunzionamento al depuratore di Caino causando lo sversamento di fanghi attivi nel fiume Garza – si legge in una nota del Comune di Nave.- I fanghi attivi sono la massa batterica specificatamente atta a depurare gli inquinanti contenuti nei reflui civili. Dal primo pomeriggio di lunedì sono in atto i lavori per il ripristino del corretto funzionamento del depuratore”.

A questo punto i disagi riguardano anche la cartiera che usa il corso d’acqua come materia prima. Al momento, come fanno sapere, si stanno attivando con sostanze chimiche particolari e che portano a danni per alcune decine di migliaia di euro. Ma nel caso più grave l’impresa potrebbe essere costretta a fermarsi e bloccando una cinquantina di dipendenti in attesa che la situazione si risolva.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.