Depurazione Garda, Governo: si vada avanti

Dopo la riunione, dal ministero appoggiano l'iniziativa di un impianto per la sponda bresciana, ma ora si sollecita a trovare un posto dove installarlo.

(red.) Nelle ore successive, non è trapelato nulla dal ministero dell’Ambiente dopo la riunione di ieri, martedì 9 ottobre, tra le regioni Lombardia e Veneto, gli uffici dell’Ato e l’Ats del Garda per quanto riguarda la depurazione. Si è parlato solo di un tavolo di lavoro che prosegue e che sarebbe risultato positivo. Ma a scompaginare i piani è stato il sindaco di Muscoline Davide Comaglio che ha attaccato, svelando il fatto che il paese sarebbe stato scelto per ospitare l’impianto.

Il ministero sembra essere alterato del fatto che nel bresciano non sia ancora stato trovato un punto dove allestire il depuratore e nonostante i 100 milioni di euro già sbloccati. E a questo punto potrebbe affacciarsi anche l’ipotesi di tre impianti più piccoli al posto di uno mastodontico e al servizio di 70 mila persone ciascuno. Ma si dovrebbero trovare tre paesi d’accordo. Nel frattempo dalla sponda veronese si dicono pronti a partire con i cantieri dopo che la giustizia amministrativa ha risolto una battaglia a carte bollate.

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