Arpa Brescia per quattro province e nuova sede

(red.) Nella giornata di venerdì 29 giugno a Brescia sono state presentate le nuove linee guida dell’Arpa, compreso il nuovo direttore che si è insediato Gianpietro Cannerozzi. Una delle prime novità riguarda il fatto che le analisi ambientali legate alla parte est della Lombardia passeranno da Brescia, ma giungeranno in via Cantore – dove è prevista la nuova sede nel 2021 – anche quelle di Bergamo, Mantova e Cremona. Tuttavia, questo sta già avvenendo con la stessa strumentazione e senza aumentare il numero di addetti, quindi ci sarà una mole notevole di lavoro.

Il primo a sottolineare questa situazione è il direttore Cannerozzi che però aggiunge come ora si possa sbloccare il turn over fermo da tempo. Mentre sono in arrivo 26 persone tra gli addetti e 7 dirigenti, da valutare se saranno a Brescia. A proposito dell’attività condotta nel 2017, sono state 250 e solo nei primi mesi mesi del 2018 si sono già superate le 150 pratiche. Dal punto di vista ambientale, un’azienda su tre in Italia deve rispettare l’autorizzazione integrata ambientale e di queste oltre 400 sono nel bresciano tra industriali e zootecniche.

Quando si parla di ambiente a Brescia, il primo riferimento va alla Caffaro per la quale – dicono dall’Arpa – è stato realizzato un modello idrogeologico della falda per controllare la bonifica nel momento in cui verrà effettuata. Guardando ancora ai numeri, nel 2017 sono stati eseguiti 393 sopralluoghi e raccolti 1.012 campioni tra i siti più contaminati. Spazio anche alle acque superficiali con 60 punti di osservazione e altri tra i laghi. Dal punto di vista della nuova sede, dall’Arpa sperano di aprire i lavori nel primo trimestre del 2019 per due anni di cantiere e dare vita a 7.500 metri quadrati di area: Dipartimento di Brescia, i laboratori e gli uffici regionali per un costo totale a carico dell’azienda per 10 milioni di euro.