Bassa, due indagati per sversamento nel Mella

E' stata anche sequestrata una parte di un impianto a biogas. Quattro sindaci sottoscrivono una raccolta firme per chiedere alla procura pena esemplare.

(red.) Lo avevano annunciato e nelle ore precedenti a mercoledì 6 settembre lo hanno messo in pratica. I quattro sindaci bresciani di Manerbio, Cigole, Leno e Offlaga hanno firmato il documento, aperto anche ai cittadini, con cui chiedono al procuratore capo di Brescia Tommaso Buonanno di puntare i riflettori sui continui sversamenti nella Bassa. L’occasione arriva dall’ultimo grave caso di inquinamento avvenuto alla metà di luglio, quando lungo 8 chilometri del Mella si era formata una schiuma bianca uccidendo centinaia di pesci e provocando un pessimo odore.

I carabinieri con la polizia locale e i forestali d’Iseo hanno raccolto tutti gli elementi intorno a quell’episodio e inviato una relazione dettagliata alla procura. Tanto da indurre la magistratura a indagare due persone operanti in un’azienda ritenuta responsabile tra Manerbio e Offlaga e a sequestrare il punto di collegamento tra le vasche di un impianto a biogas e un tubo che porta direttamente verso il Mella.

Sembra che a provocare la moria della fauna ittica e la folta schiuma siano state sostanze di tipo agricolo e zootecnico. Con la lettera firmata dai quattro sindaci e in attesa di essere sottoscritta anche dai residenti, si chiede alla magistratura bresciana di porre una punizione esemplare nei confronti di chi ha inquinato.

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